l’emergenza

Bolzano scoppia, convocato un vertice urgente sul traffico

Fattor propone un ticket per il centro. Le misure allo studio: stop alla Festa delle Api il weekend di Sant’Ambrogio. Parcheggio Siberia aperto tutto l’anno



BOLZANO. Nella Bolzano che scoppia di traffico nei week end del mercatino le notizie ora sono un paio. La prima: il traffico è esploso anche nei giorni feriali senza la pressione del mercatino. La seconda: giovedì e ieri, in assenza di eventi e con meno della metà dei turisti, i vigili sono stati costretti ad attivare le barriere del piano traffico perché, già di prima mattina, tutti i parcheggi erano sold out. Conferma Fabrizio Piras: «I garage non sono riusciti ad accogliere le auto - dice il comandante della polizia locale - raggiungendo il pieno in poche ore». Subito le proteste: «Arriviamo in centro e non troviamo più posto», è stata la litania dei bolzanini sui social. Via Roma, ben fuori dal circuito degli assalti natalizi, ha passato ore in coda. In serata, almeno trenta minuti di viaggio dalle aziende della zona ai quartieri residenziali.

Così che, altra notizia, Stefano Fattor rivela di aver già convocato per subito dopo le feste, il 15 gennaio, un vertice straordinario per stabilire regole di ingaggio più rigide. «Sono sei punti - spiega - e tutti di tipo interno». Cioè tattici e non strategici. «Le vere soluzioni - aggiunge l’assessore - sono impossibili perché per attuarsi Bolzano dovrebbe possedere quello che tutte le altre città possiedono: una tangenziale». Fattor esclude un ticket di ingresso per Bolzano, ma propone invece un ticket per il centro. Non è ottimista: «Ci vorrebbe una forte volontà politica, che non vedo». Al vertice è convocata l’azienda di soggiorno, l’assessora al commercio, il comandante dei vigili, Ivan Moroder, ingegnere del Comune. Tra i punti, ne sono emersi già ora due. Il primo: l’uso del parcheggio Siberia oltre il suo standard - l’accoglienza dei bus nei week end del mercatino - e la sua apertura strutturale, integrandolo con gli altri garage del centro anche come rilevazione dei livelli di occupazione. Il secondo: «Mai più altri eventi durante i giorni duri del mercatino». Intende, Fattor, come il mercato delle api in via Resia nel week end di Sant’Ambrogio, quando la città era sotto assedio. O prima, o dopo. Mai più durante, perché in quei giorni l’accumulo di appuntamenti è stato esiziale. Il fatto che sia convocato questo vertice significa che l’emergenza, quest’anno, è andata probabilmente oltre le aspettative.

E i programmi. Bolzano, ecco cosa sottende all’iniziativa, deve pensare anche ai suoi cittadini e non solo ai turisti. E deve farlo come può, in assenza - da vent’anni- di infrastrutture che possano evitare che tutti siano costretti ad entrare in città per attraversarla. «Pensiamo a Sarentino e a San Genesio - spiega Fattor - per muoversi possono solo farlo piovendo su Bolzano». E anche le prime grandi opere - come il sottopasso di via Einstein - serviranno a poco senza il resto. A questo proposito altra notizia: per evitare il collasso durante i cantieri per queste opere infrastrutturali, si sta elaborando un piano traffico specifico per garantire una sequenza sopportabile dei lavori e la loro non sovrapposizione.

Saranno anni ancora più difficili. Anche ieri non solo i quartieri e gli assi di penetrazione - via Roma, via Galilei - erano intasati, ma anche se non soprattutto il centro. «Le vie storiche sono ormai una continua sfilata di auto - lamenta Sylvia Hofer, Svp, a capo del quartiere Centro-Piani - e tutte con un solo guidatore. Occorre incentivare il trasporto pubblico per chi arriva qui dalle valli e anche car sharing, un’auto che porti più persone. È difficile ma così non si può andare avanti.I bolzanini vanno tutti i giorni in città in auto. Aggiunti ai turisti, ecco l’emergenza».













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