BOLZANO

Bolzano, sequestrati in un maso sette gufi maltrattati

Ne sono sopravvissuti cinque affidati alle cure del veterinario Mulè e della Sill. Il proprietario è stato denunciato anche per detenzione illegale di rapaci


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Segregati nel sottotetto di un maso dei dintorni di Bolzano, maltrattati, forse addirittura legati con una catenella per impedire loro di volare: queste le condizioni disperate in cui sono stati trovati sei gufi reali e un gufo della Virginia sequestrati dall’autorità giudiziaria. La brutta vicenda è stata scoperta durante il sopralluogo effettuato, nei giorni scorsi, dal servizio veterinario. In quell’occasione è stata notata la presenza di un gufo della Virginia e una civetta delle nevi: rapaci di cui è vietata la detenzione a meno che si dimostri che sono stati acquistati in un allevamento.

Bolzano, sequestrati sette gufi reali maltrattati

Nel video uno dei sette gufi sequestrati (di questi due sono morti) in un maso nel circondario di Bolzano per maltrattamenti e detenzione illegale. Quattro rapaci sono stati affidati alle cure del personale della Sill, uno al veterinario Vincenzo Mulè e alla sua collega Giulia Gottardi che lo stanno curando prima di affidarlo al Centro recupero avifauna di via Rio Molino a Bolzano. (Video Matteo Groppo)

Il veterinario ha segnalato la cosa all’Ufficio caccia e pesca della Provincia. Andrea Ragazzoni, ispettore della Forestale, ha voluto andare a fondo della vicenda, dopo che il proprietario si era giustificato sostenendo di aver restituito gli animali alla persona che glieli aveva venduti. Ma l’interessato ha negato. A quel punto l’ispettore ha chiesto e ottenuto dal magistrato l’autorizzazione alla perquisizione. È così che nel sottotetto del maso sono stati rinvenuti sei gufi reali oltre al gufo della Virginia: uno era già morto e un altro è stato soppresso dal veterinario perché aveva una zampa in cancrena. Quattro (tre reali e uno della Virginia) sono stati affidati al personale della Sill.

Uno viene curato dal veterinario Vincenzo Mulé e in particolare da Giulia Gottardi, membro del suo staff.

«È uno splendido esemplare di gufo reale - spiega Mulé - però porta sul corpo i segni dei maltrattamenti: i muscoli sono senza tono e ha disturbi del comportamento. Avrà bisogno di molte cure».

Appena le sue condizioni miglioreranno, verrà affidato al Centro recupero avifauna di via Rio Molino: «Per noi - spiega Gabriele Simonini, rappresentate legale del Centro - sarebbe importante conoscere la sua storia, per poterlo rimettere un giorno in libertà». Il contadino è stato denunciato per detenzione illegale e maltrattamenti.













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