Bolzano: università Lub, parte ingegneria meccanica

Borgo lancia il nuovo corso: così formeremo tecnici, manager e ricercatori


Mirco Marchiodi


BOLZANO. Ora è ufficiale: partirà questo autunno il nuovo corso di laurea triennale in ingegneria meccanica. Ad annunciarlo è il vicepresidente della Libera università di Bolzano Pietro Borgo, che sta seguendo il progetto in prima persona e già pensa al futuro: «Il prossimo passo - anticipa il general manager dell'Iveco - sarà quello di creare un corso di laurea magistrale biennale in meccanica ed energetica».
L'OFFERTA ESISTENTE. A Bolzano esiste già il corso di laurea in ingegneria logistica e della produzione. «Sta funzionando molto bene - spiega Borgo - e quest'anno conta 36 iscritti, in gran parte altoatesini. Gli studenti del primo anno sono raddoppiati e dai nostri sondaggi emerge chiaramente che chi termina questo corso di laurea trova lavoro subito». Quello in ingegneria logistica è un corso di laurea che Borgo definisce «professionalizzante, nel senso che porta ad un ingresso immediato in azienda, in particolare come figura che gestisce i processi produttivi all'interno delle imprese, non solo quelle industriali ma anche quelle medio-piccole». Ora la Lub pensa ad un corso di laurea di tipo diverso che, così Borgo, «più che professionalizzante sarà propedeutico».
IL NUOVO CORSO. Cosa significa? «Vuol dire - spiega il vicepresidente della Lub - che il triennio offrirà una formazione di base, che dovrà poi essere approfondita in un biennio successivo». È questo il progetto del nuovo corso di laurea in ingegneria meccanica e industriale. «Il corso - continua Borgo - sarà incentrato sulle materie di base del vecchio triennio iniziale di ingegneria, dalla matematica alla fisica. Sarà un corso molto pratico, e stiamo valutando anche la possibilità di affiancarlo ad uno stage aziendale. Sarebbe un'opportunità importante sia per i giovani sia per le imprese».
LA SPECIALIZZAZIONE. Il corso in ingegneria meccanica non sarà sostitutivo, ma aggiuntivo a quello di ingegneria logistica e potrebbe portare con sè un'ulteriore novità, che però non partirà da subito. «L'idea - dice Borgo - è quella di completare l'offerta formativa con una laurea magistrale in meccanica ed energetica. Anche questo biennio di specializzazione sarà orientato alla pratica e alle esigenze industriali». Per intendersi: quando si parlerà di energia eolica non si discuterà tanto di impatto ambientale quanto di come costruire le pale. Anche in questo caso sarà strettissimo il rapporto con le aziende: la stessa Iveco, Leitner, Microtec, Salewa, Microgate, TechnoAlpin. La richiesta di ingegneri è fortissima: «È il profilo professionale - certifica il presidente di Assoimprenditori Stefan Pan - più ricercato dalle nostre imprese». Lo stesso vale per le aziende più piccole, come afferma il presidente della Cna Claudio Corrarati: «Non troviamo giovani specializzati nelle materie tecniche».
I LAUREATI. Borgo è convinto che il nuovo corso di laurea porterà vantaggi a tutti i livelli. In termini di offerta formativa, «perché si tratta di un corso che non esiste né a Trento né a Insbruck». Ma anche per gli sbocchi professionali: «Chi deciderà di scegliere questo corso di laurea si assumerà un impegno importante, ma posso garantire che troverà lavoro ancora prima di laurearsi». Ma a cosa potranno ambire i nuovi laureati in ingeneria meccanica? «Innanzitutto - risponde Borgo - penso che da questa facoltà usciranno i ricercatori del futuro polo tecnologico e questo significa che l'università darà un contributo decisivo a livello di innovazione e ricerca. Oltre che negli enti di ricerca, chi terminerà questo corso di laurea potrà lavorare nei reparti di ricerca e sviluppo delle aziende e, più in generale, nei reparti produttivo, commerciale, di controllo qualità o di assistenza tecnica delle imprese hi-tech». Insomma, sintetizza Borgo, «si tratta della figura professionale ideale per il nostro territorio». Il vicepresidente della Lub sottolinea l'importanza del plurilinguismo e in particolare del tedesco («perché la Germania sta facendo tantissimo a livello di innovazione»), ma soprattutto le possibilità di crescita professionale: «Abbiamo bisogno di personale locale per stabilizzare il management delle nostre aziende. I laureati di questo corso saranno sicuramente tra i dirigenti di domani».

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