BRESSANONE. Bressanone sempre più città solare, con grande soddisfazione di tutti gli ambientalisti. Dopo l'installazione di impianti fotovoltaici su otto edifici comunali avvenuta nel 2011, ecco che la giunta comunale, grazie ai bonus statali per la produzione di energia pulita, ha deciso di stanziare ben 550 mila euro per ampliare il progetto e coinvolgere altri dieci edifici comunali.

Soddisfatto il sindaco Albert Pürgstaller che ha annunciato che se i bonus proseguiranno anche in futuro, visto che le agevolazioni attuali dovrebbero stopparsi il 31 dicembre prossimo, il Comune vorrebbe arrivare ad installare impianti fotovoltaici su tutti gli edifici comunali.

«Lo scorso anno abbiamo installato impianti fotovoltaici su otto edifici comunali – spiega il sindaco – Un progetto innovativo che ci ha permesso di risparmiare i costi energetici per gestire i vari edifici e allo stesso tempo di produrre energia da vendere in modo da guadagnare qualcosa. Gli incentivi statali per la produzione di energia pulita scadono a fine dicembre; quindi abbiamo dovuto decidere in tutta fretta e proprio qualche giorno fa abbiamo approvato un progetto che prevede un secondo blocco di impianti fotovoltaici da installare su dieci edifici. Tra questi, le caserme dei pompieri volontari di Millan ed Albes e diverse scuole».

I costi degli impianti ammontano a 550 mila euro ma si dovrebbero ammortizzare in 8-10 anni. «Gli incentivi statali non riguardano i costi degli impianti ma la produzione di corrente elettrica – conclude Pürgstaller – Per venti anni avremo delle agevolazioni a livello di costi dell'energia e quindi potremo guadagnarci qualcosa oltre che risparmiare sulla gestione dei vari edifici comunali che a livello energetico ci costano molto. Il nostro obiettivo è l'autonomia energetica e se i bonus statali proseguiranno anche in futuro vorremmo installare impianti fotovoltaici su tutti i nostri edifici, ovviamente lì dove è possibile». In effetti le superfici pubbliche “sprecate” sono ancora molte e in tempi di risorse sempre esigue per i Comuni diventa necessità trovare da una parte fonti di risparmio e dall’altra occasioni di produzione di ricchezza.

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