Brunico-Campo Tures, tanta nostalgia per il treno

Uno studio degli studenti di tre classi ne analizza anche il possibile ripristino Presenti il sindaco Griessmair e il senatore Berger: favorevoli alla ferrovia


di Marco Pellizzari


BRUNICO. È stato presentato nei giorni scorsi alla Biblioteca civica di Brunico il risultato della ricerca condotta dagli studenti delle classi 3 A, 3 B e 4 A del liceo "Cantore" sulla ferrovia a scartamento ridotto che dal 1908 al 1957 collegava Brunico a Campo Tures. Due sono stati gli aspetti affrontati sotto la guida della professoressa Rosanna Oliveri: da un lato la ricerca storica e dall’altro le prospettive future per riattivare un collegamento su rotaia che, nelle intenzioni dei promotori, potrebbe proseguire oltre Campo Tures per raggiungere Cadipietra e collegare in questo modo fra loro anche i due centri sciistici di Monte Spicco/Speikboden e Monte Chiusetta/Klausberg in Valle Aurina. La prima fase del lavoro si è svolto presso l’archivio storico di Brunico dove, aiutati dall’archivista Andreas Oberhofer, gli studenti hanno potuto cimentarsi, divisi in gruppi, nella decifrazione di documenti originali risalenti agli anni fra il 1904 e il 1910.

Si tratta di verbali della giunta comunale, di contratti fra il Comune di Brunico e l’azienda elettrica, di documentazione tecnica inerente la linea ferroviaria e le stazioni, di cartografia varia. Al di là del contenuto dei documenti consultati gli studenti hanno imparato che le antiche carte vanno maneggiate con i guanti, che la scrittura gotica usata nei documenti all’inizio del novecento richiede un buon addestramento per essere letta e che all’epoca i costi erano indicati in corone, la moneta corrente dell’impero austroungarico.

Ulteriore materiale storico è stato fornito ai ragazzi dall’avvocato Peter Leiter, nipote di Hans Leiter, anch’egli avvocato di Brunico che, insieme a Josef Beikircher di Molini di Tures, era stato promotore della ferrovia. Il trenino fra Brunico e Campo Tures, progettato dall’ing. Josef Riehl, era composto da quattro vagoni, due passeggeri e due merci, raggiungeva la velocità di 30 km orari e copriva i 17 km della tratta in 45 - 50 minuti. Entrata in funzione il 20 luglio del 1908 la linea fu soppressa il 31 gennaio 1957 e sostituta da corriere. Più articolate sono state le attività svolte dagli studenti riguardo a una possibile riattivazione della linea di cui si sta parlando insistentemente da diverso tempo. In proposito è già stato realizzato uno studio di fattibilità, commissionato al professor Heiner Mohnheim dell’Università di Trier dal Curatorio per i beni tecnici culturali della Provincia di Bolzano diretto da Witti Mitterer.

Ne è nata una mostra itinerante che ha toccato tra l’altro tutti i comuni della Valle Aurina. Gli studenti del "Cantore" hanno redatto delle tabelle tecniche riassuntive sulle possibili varianti, analizzandone anche i costi. Sono state poi condotte delle interviste in centro Brunico per verificare l’interesse di locali e turisti ad una riattivazione della linea. Sono stati infine invitati a scuola il senatore Hans Berger e di sindaco di Brunico Roland Griessmair che hanno illustrato i motivi per cui da anni sostengono il nuovo collegamento su rotaia. Stando allo studio di fattibilità si dovrebbe trattare di una moderna linea tranviaria, le cui fermate, a differenza della vecchia "Tauferer Bahn", sarebbero all'interno dei paesi e non al di fuori. Entrambi gli esponenti politici sono intervenuti anche alla presentazione della ricerca in biblioteca, complimentandosi con i ragazzi.

Il senatore Hans Berger ha ricordato nel suo intervento in occasione della presentazione in biblioteca i motivi dell’interesse ad un collegamento su rotaia con le valli di Tures e Aurina nell’ambito di un progetto più ampio di trasporti integrati in Val Pusteria e oltre. Il sindaco di Brunico Roland Griessmair ha sottolineato l'importanza che la viabilità ha per la città di Brunico in cui si riversano quotidianamente più di 6.000 lavoratori pendolari oltre a migliaia di studenti, operatori economici e turisti, tanto che la popolazione durante il giorno ne risulta praticamente raddoppiata.













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