Caldaro, i primi licenziati in base alla legge Fornero

La Ambach, prima in provincia, ha notificato il provvedimento a 2 dei 74 operai. Organizzata un’ora di sciopero


di Fausto Da Deppo


CALDARO. La riorganizzazione aziendale in atto alla Ambach Ali spa di Caldaro ha prodotto «i primi licenziamenti per motivi economici decretati in Alto Adige sulla base della legge Fornero» e ha aperto la vertenza. I sindacati avevano già concordato con i 74 dipendenti dello stabilimento in località Ganda il blocco degli straordinari e ieri hanno organizzato un’ora di sciopero.

«L’azienda, fin qui, non ha dimostrato di voler considerare soluzioni alternative a quelle che aveva deciso e, a questo punto, il conflitto è inevitabile. Da parte nostra, siamo pronti a imboccare le vie legali». Lo annuncia Claudio Voltolini, segretario altoatesino dei metalmeccanici Cisl (la Fim Cisl), che valuta come «ingiustificati e incomprensibili i due licenziamenti attuati, a cominciare dal fatto che hanno colpito un dipendente non più giovane e che non ha ancora maturato i requisiti per accedere alla pensione e un delegato sindacale. Insomma, la riorganizzazione è stata messa in moto a spese di anelli deboli e sensibili, oltre che in modo contraddittorio: perché licenziare se il lavoro c’è e infatti si fanno straordinari? ».

La Ambach di Caldaro fa parte del gruppo Ali, una struttura con sede nel Milanese che raggruppa oltre 70 aziende e si occupa, tra l’altro, di cucine per grandi impianti (è il caso del marchio altoatesino), refrigerazione, lavaggio e gestione dei rifiuti.

«Negli ultimi quattro anni - riprende Voltolini - a Caldaro si sono succeduti tre direttori, ciascuno con la propria ricetta». Alla comunicazione dei due licenziamenti, la Fim Cisl (unica sigla presente in azienda) ha cercato «il confronto con la direzione». «Abbiamo proposto interventi di minor impatto sociale, come la cassa integrazione, ma l’azienda è andata avanti e anche all’ufficio del lavoro - prosegue il segretario Fim Cisl - non siamo arrivati a un’intesa».

Intanto, lamenta Voltolini, la riorganizzazione non si è concretizzata in un piano. Non almeno in un documento valutato a un tavolo con i rappresentanti dei lavoratori. E, allora, attacca il segretario Fim, «riorganizzare vuol dire ancora una volta tagliare partendo dagli ultimi, dai più deboli o da quelli che “danno fastidio”. Per questo, non condividiamo i licenziamenti e temiamo che i due ufficializzati possano non essere gli ultimi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità