Cappuccini, ecco il progetto: sì ai varchi ma chiuso la notte 

La Provincia. Bessone (Patrimonio): «Non vogliamo problemi di sicurezza e una situazione come a Parco Stazione» Grandi aperture ma il muro resterà in piedi. Previsto un bar tra Teatro e Trevi con un gestore con compiti anche di controllo



Bolzano. "Il muro? Non sarà abbattuto. A almeno, lo sarà solo in parte. Apriremo dei varchi. Uno grande verso il teatro...".

E il degrado, assessore?

"Ecco, questa è la ragione per cui mi tocca insistere su un tema: il parco deve essere chiuso di notte. Guardate a quello della Stazione: senza controlli finirebbe per diventare così anche questo. E non lo voglio".

Ecco cosa accadrà ai Cappuccini.

Lo anticipa Massimo Bessone. Il quale, come responsabile del Patrimonio, è d'ufficio, il referente primo dell'impresa riqualificatoria.

In sostanza, l'assessore attenua gli slanci di chi era intervenuto prima di lui e che chiedeva maggior coraggio nell'allestire aperture e nell'affrontare il disagio aprendo la struttura invece che chiuderla ("Se si apre e si levano muri, chi è dentro non può nascondersi alla vista di chi sta fuori" parole di Antonio Lampis, direttore dei musei italiani e a favore della "deterrenza delle aperture").

Ma poi Bessone anticipa anche i contenuti del piano di recupero del parco. Di cui si sta occupando un tavolo composto da tecnici comunali e provinciali, oltre che al direttore del Teatro Walter Zambaldi.

E che vivrà la sua ultima riunione ai primi di maggio.

Ricordiamo che sono anni che il Comitato QuasiCentrum chiede la riqualificazione dell'area a sud di Piazza Domenicani e Piazza Walther.

“Il nostro obiettivo - ed era il 2013 - è quello di riunire gli abitanti per capire cosa fare per migliorare la qualità della vita in questa parte della città”.

E che è stata indubbiamente la mostra di Lois Anvidalfarei, organizzata dai Casciaro, con le sue statue a dialogare con gli alberi e il verde, a rendere plastica l'enorme potenzialità di quegli spazi. La capacità del giardino di connettersi col territorio e i bisogni delle persone.

Allora, il muro, assessore...?

"Dico subito che non va abbattuto. Ci sarebbero problemi con la Sovrintendenza. Ma soprattutto questioni legate al controllo dell'area e alla sua sicurezza".

Questo vuol dire che non si toccherà?

"No, vuol dire che lo apriremo solo in parte. Nel muro saranno operati alcuni varchi. E uno grande nella parte verso piazza Verdi".

Molti chiedevano che Teatro e Centro Trevi si potessero finalmente vedere a vicenda...

"Immagino che aprendo una larga porta a sud, si potrà restituire quel luogo ad una maggiore frequentazione. Il parco dei Cappuccini sarà più visibile dall'esterno e dunque più vivibile. Ma anche questi nuovi varchi dovranno essere attuati in modo da essere gestibili per chiusure e aperture ".

Questo significa che il parco sarà ancora sbarrato in certe ore?

"In quelle notturne sì. Capisco le esigenze di fruibilità ma l'esperienza del parco della Stazione ci insegna che il degrado non si controlla se tutto resta aperto anche di sera. Una piazza della cultura, come qualcuno chiede di far diventare il giardino, deve essere messa anche in sicurezza".

Oltre ai varchi, che accadrà?

"Ci sarà una scala, progettata dagli studenti di design di Unibz che consentirà di scavalcare il muro. Un'opera simbolica".

E come sarà rivitalizzato l'interno?

"Con un bar. Posto proprio nell'interconnessione tra Teatro e Trevi. Ci sarà un gestore. Che avrà anche compiti di controllo interno e di gestione degli eventi. Chi uscirà dal Teatro potrà entrare nel parco e stare lì in pace, bevendo o mangiando qualcosa all'aperto. E anche i cittadini".

Lì nei pressi, dietro via Alto Adige e lungo via Perathoner , ci sono da sempre problemi di sicurezza.

""Ecco, l'altro elemento da connettere alla riqualificazione del parco è il progetto, concordato col Comune e con i proprietari delle torri sulla via, Benko e la Camera di Commercio, che prevede un intervento di ripulitura complessiva di quel passaggio che corre all’interno - dietro il Teatro - da via Alto Adige a via Isarco. Sistemando giardino dei Cappuccini e tutto il resto si potrà anche proporre un miglior ingresso alla città per chi usufruisce dei parcheggi lì intorno. Ma insisto:solo la chiusura notturna può farci dormire sonni tranquilli. E farli fare anche al parco". P.CA.















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