Caso Kaufleute Aktiv, il pm chiede il rinvio a giudizio del direttivo

Merano: patteggiamento già pronto per cinque consiglieri, cade l’accusa di associazione a delinquere. La Procura contesta 100 mila euro ricevuti dal Comune e anche la Corte dei conti apre un fascicolo


di Susanna Petrone


MERANO. Il sostituto procuratore Igor Secco ha richiesto il rinvio a giudizio per gli otto componenti del direttivo dell’associazione «Kaufleute Aktiv». Cinque di loro sono a un passo dal patteggiamento: Michael Frasnelli (il presidente dell’associazione), Peter Wenter (il vice), Enzo Longhi, Martin Götsch (ex consigliere comunale della Stella Alpina) e Reinhard Schölzhorn (ex presidente dell’Azienda di soggiorno). Non hanno ancora presentato richiesta di patteggiamento Heidi Siebenförcher (ex assessore comunale della Volkspartei), Thomas Sigmund e Martin Kreil. Scagionata Marion Gurndin.

Gli indagati dovranno provvedere al risarcimento del danno erariale contestato dall’Agenzia delle Entrate e il risarcimento delle casse comunali per i contributi ottenuti grazie ai costi di gestione gonfiati. Il pm ha dissequestrato i fondi appartenuti alla società (104 mila euro) che sono stati restituiti al Comune di Merano.

Il magistrato ha fatto cadere l’accusa di associazione a delinquere. Rimangono in piedi i reati di truffa aggravata (fatture false per operazioni inesistenti) e il finanziamento illecito ai partiti. Al centro dell’indagine che si è appena conclusa ci sono i contributi a fondo perduto elargiti dal Comune di Merano dal 2006 al 2011 per l’organizzazione del Mercatino di Natale.

La Procura, infatti, contesta l’inserimento nella contabilità dell’associazione di fatture per operazioni inesistenti e di spese riferibili a iniziative personali degli indagati che avrebbero avuto l’effetto di far lievitare le spese allo scopo di ottenere contributi più consistenti di quelli in realtà spettanti. Tra il 2005 e il 2010 l’associazione avrebbe incassato più di 400 mila euro di contributi non dovuti, in parte utilizzati anche per finanziare illecitamente la campagna elettorale comunale di alcuni candidati della Volkspartei.

Secondo la Procura il direttivo avrebbe commesso reato «nel costituire e gestire l’associazione senza fini di lucro “Kaufleute Aktiv” al fine di organizzare e realizzare i mercatini di Natale e di San Silvestro...simulandone all’esterno la propria natura non profit, per richiedere e ottenere dal 2005 a oggi contributi a fondo perduto, benché priva dei necessari presupposti, e utilizzandola invece per perseguire, anche e soprattutto illecitamente, precisi interessi e vantaggi economici e politici...e facendo fatturare all’associazione prestazione di beni e servizi di cui essi usufruivano a titolo personale».

Qui alcuni esempi elencati dal pm: Reinhard Schölzhorn avrebbe presentato una fattura di 10 mila euro, dichiarando di averli spesi per acquistare biscotti. Enzo Longhi, invece, avrebbe speso la stessa somma per acquistare mobili per casa sua. Il pm ha infine trasmesso gli atti dell’indagine alla Corte dei conti, che aprirà a sua volta un’inchiesta contro il direttivo.

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