Casolari e le alleanze: «Sì a moderati e Pd ma Verdi inadeguati»

L’assessore comunale cerca di creare un’ampia coalizione «Il futuro si gioca su Masterplan e pianificazione del Puc»


di Giuseppe Rossi


MERANO. Dieci anni fa era un perfetto, giovane sconosciuto per buona parte dei cittadini. Poi è diventato presidente di Meranarena e dal 2010 assessore allo sport e all'ambiente del Comune di Merano.

Come vede Andrea Casolari, segretario della Civica per Merano, ora dal di dentro, la sfida elettorale del 2015?

«Nulla sarà come in passato. Per i partiti, per le ideologie sempre più labili, per la nuova legge che regola giunta e consiglio comunale. Una sfida nella quale spero prevalga la voglia di responsabilità».

Almeno la vostra squadra si avvia verso una riconferma, per le candidature si intende.

«Abbiamo avuto, come lista, un grosso ricambio nel 2010. Ma credo che agli elettori vadano riservate altre novità. Non siamo rottamatori, ma vogliamo coinvolgere sempre gente nuova».

Non dirà che anche lei pensa a lasciare?

«A 41 anni e con una esperienza politica di 4 alle spalle penso sia prematuro. Ma tra cinque anni sarò già vecchio, questo sì. Come sempre siamo nelle mani degli elettori, io farò la mia parte anche se sono conscio che, per fortuna, non vivo di politica».

A maggio vi presenterete da soli o con una coalizione?

«Difficile dirlo sentendo solo noi. La mia speranza è quella di riuscire a presentare una coalizione compatta con un progetto comune. E magari qualche mese prima delle elezioni riuscire a fare le primarie per scegliere il nostro candidato sindaco».

C'è chi dice che con una Svp così divisa al suo interno, potrebbe essere la volta buona per ritornare ad avere un sindaco italiano a Merano.

«Con una coalizione solida e forte questo è fattibile, con o senza guardare ai problemi interni alla Svp. Ma io vado oltre. Con la Svp ci si potrebbe mettere d'accordo anche prima per puntare a un candidato sindaco comune».

Coalizione, ma con chi?

«Puntiamo ad un arco che vada dalla destra moderata di Zaccaria e Genovese al Pd».

E i Verdi?

«Sono sempre contro e sono tutto tranne che governativi. Qualche eccezione al loro interno c'è, ma non basta. E poi non bisogna avere il marchio verde per esserlo realmente. Glielo dice uno che per 4 anni ha fatto l'assessore all'ambiente, mi creda. E poi guardi cosa sta succedendo dove sono al governo: a Bressanone e a Bolzano ogni giorno c'è uno scontro diverso».

E il rapporto con il Pd?

«Molto dipenderà dall'esito del loro congresso d'autunno. Sono convinto che se riusciranno anche loro a seguire la strada del rinnovamento sapremo trovare punti in comune».

La circonvallazione Mebo- Passiria sarà ancora un tema elettorale?

«La diamo per scontata, non credo se ne parlerà durante le elezioni».

Su cosa si gioca il futuro di Merano?

«Sull'urbanistica, dove ci attendono masterplan e poi nuovo Puc e sulla finanza locale. Dobbiamo essere più uniti e più forti nel reclamare il nostro ruolo e le giuste risorse in Provincia. Servono nuove regole per la finanza locale e anche un pizzico di creatività».













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