Cgil, vertenze salite a quota 1.300 

Nel 2017 recuperati due milioni di euro per i lavoratori. Nel 2018 attenzione al sociale ed ai contratti


di Maurizio Dallago


BOLZANO. La Cgil-Agb è in salute. Il 2017 si è chiuso con oltre 35 mila iscritti: un aumento di circa il 3 per cento rispetto all’anno prima, con un rapporto molto equilibrato fra donne (51%) e uomini (49%). Ma per il sindacato retto a livello provinciale dal segretario Alfred Ebner non manca il lavoro, come nel caso degli Uffici vertenze. Questi ultimi, lo scorso anno, hanno aperto in tutto l’Alto Adige oltre 1.300 pratiche. «Gli importi recuperati dai lavoratori, in seguito all’intervento della Cgil-Agb, sono di circa 2 milioni di euro», sottolinea Ebner. Ma di quali vertenze si tratta? «Nello specifico il recupero crediti per mancati pagamenti o differenze retributive, oppure le violazioni di leggi e contratti, come accertamento di lavoro subordinato, contestazione del contratto applicato, regolarità nella costituzione del rapporto di lavoro, problematiche relative alle mansioni e qualifiche, questioni relative alle modalità di svolgimento del lavoro, tutela in caso di assenza, provvedimenti disciplinari, crisi, riconversioni o ristrutturazioni aziendali, licenziamento o riconoscimento del danno», risponde Ebner.

Il 2018 sarà l’anno del congresso nazionale, che si terrà in autunno. «È un appuntamento importante per la Cgil, proiettata a rinnovare e rafforzare la rappresentanza collettiva del mondo del lavoro», spiega Ebner. Di fronte a una ripresa economica a livello nazionale e a un andamento ancora più favorevole a livello locale, il sindacato ritiene prioritario mantenere quanto realizzato in positivo in questi anni in Alto Adige. Tra gli obiettivi anche quello destinare le prestazioni sociali in maniera sempre più mirata ai bisogni reali. Continuerà anche l’impegno per la sanità e in particolare modo per risolvere in modo costruttivo le problematiche legate a pronto soccorso e liste d’attesa.Per l’organizzazione sindacale, anche se l’occupazione è in crescita, bisogna puntare ulteriormente su investimenti e ricerca in settori innovativi che generano più lavoro stabile. «Dobbiamo recuperare terreno anche nella spesa per ricerca ed innovazione», così Ebner.

Altro tema su cui focalizzare l’attenzione è legato ai redditi, visto che in Alto Adige le diseguaglianze sono in crescita. Il sindacato continuerà a impegnarsi in prima linea per la contrattazione nazionale e locale. Rimangono aperti contratti come Federdistribuzione, turismo, trasporto pubblico locale, ferrovie, multi servizi, edilizia. A livello locale sono aperti il contratto del comparto Provincia e della sanità. La Cgil-Agb rimarca inoltre l’importanza della contrattazione aziendale e territoriale, dove esistono margini non ancora utilizzati, come la valorizzazione degli accordi del 2016 sulla detassazione della produttività. Anche il costo della casa incide pesantemente sui redditi delle famiglie. Secondo il sindacato la questione, aperta da anni ed estremamente complessa, va affrontata sul fronte dell’offerta di alloggi, ma anche su quello della domanda, esaminando il tema della agevolazioni pubbliche. Infine le pensioni: a livello locale un aspetto importante riguarda la loro rivalutazione annuale, visto che i pensionati altoatesini sono particolarmente penalizzati dal record d’inflazione che si registra in provincia.













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