Chiude l’asilo ad Aslago «Risparmiamo l’affitto»

La rabbia dei genitori del Weinegg: «Smantellano una struttura che funziona» La replica di Kofler Peintner: «Se le iscrizioni sono poche non ha senso rimanere»


di Alan Conti


BOLZANO. Un asilo non è per sempre, specie se c'è la necessità di risparmiare. È l'amara realtà di cui alcuni genitori della scuola dell'infanzia in lingua tedesca Weinegg hanno dovuto prendere atto per il prossimo anno scolastico. Il Comune, infatti, potrebbe chiudere i battenti al civico 1 in via Castel Weinegg dirottando tutti i bambini negli altri asili di competenza: nello specifico l'Haslach, il Santa Geltrude o il Città del Bosco. Le aule sono ospitate dalla parrocchia e l’amministrazione non ha più intenzione di pagare il canone d’affitto al di sotto di una soglia di 15 bambini iscritti. Di meno il gioco non vale la candela o, perlomeno, non vale la retta. Così ogni famiglia è stata invitata a iscrivere i propri figli in un asilo alternativo ribadendo, però, la volontà di rimanere al Weinegg. Al raggiungimento della quota la sezione sarà mantenuta nei locali della parrocchia. Sui numeri, però, c’è una discreta confusione perché se al Comune non risulta di aver già tagliato il traguardo, i genitori, al contrario, la pensano in modo diverso. «Dei 22 bambini iscritti oggi - spiega un rappresentante delle famiglie - almeno 18 sono disposti a continuare. La verità è che il Comune nicchia per risparmiare circa 25.000 euro d’affitto trovando una sistemazione alternativa agli iscritti».

Sono tante, insomma, le famiglie coinvolte. Tra loro, ma non è un novità, anche diversi italiani o mistilingui che iscrivono i propri figli all'asilo tedesco alla ricerca di un bilinguismo precoce. «Abbiamo fatto una riunione – riferiscono i rappresentanti dei genitori – in cui ci hanno spiegato chiaramente che la chiusura degli spazi è dettata dalla necessità di risparmio. In questo modo, però, si azzera un ambiente che funzionava disgregando un team di due maestre che lavorava molto bene. Senza contare il disagio per i bambini costretti a cambiare i loro riferimenti in un momento di crescita importante. A febbraio avremo un nuovo incontro, speriamo più chiaro, ma intanto siamo stati costretti dalle scadenza a fare le iscrizioni negli asili alternativi di Oltrisarco».

L'amministrazione, intanto, ha una visione differente. Dalla dirigente dell'asilo Christina Oberhofer ogni commento viene demandato all'assessorato competente. Judith Kofler Peintner ieri sul tema ha risposto piccata e sorpresa. «Abbiamo un accordo preciso con i genitori. Se raggiungiamo un nucleo sufficiente a giustificare la spesa continueremo a pagare l’affitto alla parrocchia, ma adesso questa certezza non possiamo darla. Mi stupisce che i genitori siano, invece, così sicuri». Qualche certezza, però, arriva anche dall’assessorato. «Ho già assicurato alle famiglie che faremo di tutto per mantenere unito l’attuale gruppo di classe per chi lo desidera. Che sia direttamente al Weinegg oppure in un altro asilo lo decideremo più avanti, ma i patti mi sembrano chiari».

A febbraio, come detto, è in agenda un nuovo incontro tra le parti per tirare le conclusioni del discorso numeri alla mano. Più intricato, invece, il destino delle insegnanti. «La loro ricollocazione in altre strutture dipende dalla Provincia perché si tratta del loro personale. Noi gestiamo l’organizzazione dei bambini e dobbiamo farlo con un occhio fisso ai costi che sosteniamo per il funzionamento del servizio».

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