L'allarme

Col caldo è allarme vespe: interventi in tutta Bolzano 

Nelle ultime settimane le richieste d’aiuto ai vigili del fuoco si sono moltiplicate. Spesso nidificano nei cassettoni delle tapparelle degli appartamenti sfitti o vuoti per le ferie



BOLZANO. La chiave gira nella serratura, ed ecco l’odore buono di casa. Lasciate nell’atrio le valigie piene di vestiti e di souvenir, è il momento di alzare le tapparelle. Bisogna arieggiare.

Ma proprio mentre si carica la lavatrice, un’ospite indesiderata si presenta. Rumorosa e insolente. Anzi, di più. Pericolosa. Una vespa.

«A mano a mano che la temperatura aumenta, le telefonate si fanno sempre più numerose», spiegano dalla caserma dei vigili del fuoco permanenti, in via Druso. È una lotta senza quartiere: le segnalazioni arrivano da tutta Bolzano, soprattutto con il caldo estivo. Ha un ruolo anche il cambiamento climatico.

Le abitudini delle vespe

Le vespe nidificano preferibilmente sui balconi o intorno alle finestre. Se è recente, il favo è grande come una pallina da golf, ma se non si interviene subito si rischia che assuma le dimensioni di un pallone da calcio. E naturalmente le sue piccole abitanti diventano sempre di più.

Il problema riguarda soprattutto le abitazioni sfitte, oppure quelle lasciate vuote per un periodo di vacanza. Tra i ripari più adatti alla nidificazione infatti ci sono senza dubbio i cassettoni delle tapparelle. Con il meccanismo fermo a lungo, basta un piccolo pertugio perché gli insetti si inseriscano nel cassettone e comincino a costruire la loro casa, strato per strato. Non a caso si dice che il nido è «cartonato», perché finisce per assomigliare al cartone.

I vigili del fuoco notano che «la vicinanza dei boschi e l’aumento delle temperature favoriscono la loro proliferazione». Le si nota soprattutto nelle giornate più calde, quando escono dai favi alla ricerca di cibo. «Oltre che di sostanze zuccherine si nutrono anche di proteine», così i pompieri permanenti. Per cibarsi di miele o per immagazzinarlo, a volte saccheggiano le arnie delle «cugine» api domestiche.

L’intervento dei pompieri

L’intervento è piuttosto rapido, i vigili del fuoco usano le protezioni del caso e uno spray apposito. Diverso è il comportamento se le ospiti indesiderate sono api, specie protetta. In questo caso i pompieri chiamano un esperto dell’associazione apicoltori e asportano l’intero nido, mantenendolo integro.

I rischi della crisi climatica

I vigili del fuoco di Bolzano segnalano un pericolo in avvicinamento: «Con il cambiamento climatico possono raggiungere l’area alpina anche specie più pericolose. Ad esempio la vespa velutina, o calabrone dalle zampe gialle, originaria del Sud est asiatico e introdotta nella Francia meridionale alcuni anni fa per un errore. Da noi ancora non se ne vedono, ma in Liguria o nella zona di Trieste già ci sono». S.M.













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