Con 65 arnie in città si produce il miele nel contesto urbano

In campo Comune, Giardinerie e Azienda di soggiorno Il prodotto a Km 0 in vendita da agosto nel Mercato locale


di Simone Facchini


MERANO. Sessantacinque arnie, collocate qua e là sul territorio urbano prestando attenzione a posizionarle in maniera tale da non arrecare disturbo a chi risiede nei paraggi. In larga parte si trovano nella zona di Maia Bassa, ma quattro sono a pochissima distanza dal centro, nelle vicinanze di Ponte Romano, circondate dalla vegetazione presso i negozi di vicolo Lazago.

Si tratta di un progetto avviato e sostenuto dall'amministrazione municipale, dalle Giardinerie comunali e dall’Azienda di soggiorno, che darà vita al "miele meranese", prodotto dal lavoro delle api in un inusuale contesto urbano. La prima partita è prevista per la fine di agosto e sarà presentata al Mercato Meranese del sabato mattina in corso Libertà superiore. «Lo riteniamo il suo naturale palcoscenico - afferma Daniela Zadra, direttrice dell'ente turistico - perché si tratta di un prodotto dalla filiera di fatto a "chilometro zero", realizzato con metodi biologici e sostenibili: rispecchia dunque appieno la filosofia del Mercato Meranese».

Già, perché dietro all'iniziativa sono sottesi più significati e messaggi. Le sue premesse affondano nella decisione presa lo scorso anno dal Comune di utilizzare solo agenti biologici per il controllo dei parassiti nei luoghi pubblici. Per Gabriela Strohmer, assessore con competenza sul verde pubblico, si tratta di un importante contributo per il mantenimento in salute della "città giardino": «Il trattamento con sistemi ecologici degli spazi verdi di Merano ha reso possibile un progetto con queste caratteristiche, nel segno della promozione e della valorizzazione dei cicli produttivi locali».

Le fa eco Anni Schwarz, direttrice delle Giardinerie comunali: «Questa iniziativa dimostra come le aree urbane, se curate con rispetto e in modo sostenibile, possano essere un prezioso habitat per la nostra fauna». È dunque questa la cornice concettuale dell’operazione, riempita dei necessari contenuti da Georg Eller, apicoltore di Marlengo, che nel suo Platterhof gestisce circa 500 alveari che producono annualmente 15 tonnellate di miele. Fra l’altro, Eller partecipa sin dalla prima ora con un proprio stand al Mercato Meranese. «Sarà sicuramente un miele speciale - spiega l'apicoltore - per via della vegetazione tipica mediterranea di Merano. Il suo sapore sarà più rotondo e più sfaccettato rispetto ad altre varietà».

Non ultimo, il miele sarà legato a doppia mandata alla città: oltre a essere prodotto unicamente grazie all'opera delle colonie d'api dell'area urbana, il miele sarà disponibile esclusivamente a Merano.













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