Così cresce l’officina della musica

MusicaBlu, in Via Sorrento 600 metri quadri a disposizione dei ragazzi



BOLZANO. Porte aperte su spazi raddoppiati: l’associazione MusicaBlu ha festeggiato ieri con una lunga giornata di piccoli eventi culturali l’inaugurazione del nuovo Centro MusicaBlu. L’indirizzo è lo stesso, ovvero Via Sorrento 12A, la sede è sempre underground ma quando si scendono le scale decorate con palloncini (ovviamente blu) ci si può anche perdere negli oltre 600 metri quadrati di cui ora dispone l’associazione dopo essersi allargata agli spazi prima occupati dall’associazione Agorà (handicap). Nessunno sciacallaggio: Franco Bertoldi, Alessandra Amaddii, Sergio Farina e il pool di musicisti che gestiscono gli spazi e l’associazione da loro fondata nel 1995, hanno ottenuto dal Comune gli spazi lasciati liberi da Agorà e per ringraziare indirettamente ch i ha invece dovuto cessare l’attività hanno battezzato opportunamente Agorà la piazzetta che sta al centro della sede e che ora diventerà una sorta di spazio-concerti.

Ieri dunque l’inaugurazione, con vari rappresentanti del Comune (assessore al sociale Randi) e della Provincia (tutto lo staff del Servizio Giovani, dato che all’associazione MusicaBlu è abbinato il centro giovani BluSpace), ragazzi che frequentano i laboratori, addetti ai lavori, musicisti e persino attori: Michele Fiocchi della compagnia la Ribalta ha messo in scena “Storia di Iqbal” facendo debuttare il teatro nei programmi di MusicaBlu: «Fra le novità che ci consentiranno i nuovi spazi – ci spiega Franco Bertoldi, responsabile dell’associazione – ci saranno anche corsi teatrali. Ma oggi siamo qui soprattutto a festeggiare e a mostrare a tutti i preziosi nuovi locali che sono: due nuove sale prova, i box studio per registrare, l’Agorà per i piccoli eventi, il BluSuono che è un gruppo di ragazzi specializzati come fonici e che offrono un nuovo servizio di musicaBlu. E poi oggi presentiamo i nuovi programmi di seminari strumentali e vocali che hanno fatto crescere l’associazione».

Quanti iscritti e quale target? «Sono circa 250 i frequentatori dei nostri corsi, la maggior parte fra i 13 e i 30, ma abbiamo anche giovanisismi da 7 anni in su». Quindi sempre più radicati nel quartiere. «Certo. Credo che ora con questi nuovi spazi potremo pensare anche a nuove iniziative più mirate, farci conoscere meglio, insomma, far capire a chi abita nel rione Europa-Novacella ma anche a Don Bosco, che a due passi da casa hanno quella che ormai è diventata un’”agenzia di educazione permanente”».

(f.za.)

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