Cucina locale sconfinata: va in America e Messico

Da Appiano, lo chef Herbert Hintner chiamato al ruolo di docente - ambasciatore Ha tenuto una lezione a studenti di prestigiose scuole alberghiere internazionali


di Alessio Pompanin


APPIANO. Da Appiano al resto del mondo, viaggiando nei... piatti, con il virtuale incarico di ambasciatore della cucina, italiana in prima battuta e anche un pochino altoatesina, volendo. E’ davvero un ruolo importante, quello che ha avuto recentemente Herbert Hintner, pluripremiato chef di Appiano, un ruolo che si concretizza innanzitutto in quello di docente, insegnante di cucina, ma che poi, appunto, diventa anche ambasciatore di prelibatezze italiche. Questo perchè alcuni studenti internazionali di cucina sono arrivati per una serie di lezioni in Italia, lezioni tenute dal cuoco di Appiano.

In particolare, sono stati otto studenti americani allievi dell’ICC, l’International Culinary Center, e tredici studenti messicani della Cessa Universidad di Mexico City, ovvero di due delle istituzioni formative più affermate, nelle rispettive nazioni, per quanto riguarda la formazione professionale e internazionale in campo enogastronomico, ad essere indirizzati verso i segreti della cucina italiana e altoatesina dallo chef Herbert Hintner.

Insomma, oltre agli allori conferitigli con le due stelle dalla Guida Michelin, il patron del ristorante “Zur Rose” di San Michele ora è anche una voce autorevole per i futuri chef internazionali. Hintner infatti, ormai da anni ai vertici dell’alta cucina regionale di ricerca, ha incontrato gli studenti americani e messicani a Colorno (Parma), per una particolare lezione che ha tenuto all’Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana di cui è rettore uno dei cuochi più noti e premiati d’Italia, il mitico Gualtiero Marchesi. I ragazzi degli istituti di New York e Città del Messico erano arrivati in Italia per imparare “dal vivo” le tecniche della nostra cucina, vivendo quotidianamente la dimensione dell’italianità.

Parlando agli studenti stranieri, lo chef Herbert Hintner li ha invitati fra l’altro a «rispettare il gusto del cibo, riconoscere la giusta importanza delle tradizioni e avere il sentimento della stagionalità. Credo - ha sottolineato lo chef di Appiano - in una cucina sana, vera e autentica, di carattere. Con i vostri piatti dovrete essere capaci di raccontare una storia a chi siede al tavolo del ristorante».

Poi ha illustrato loro alcune eccellenze della cucina altoatesina, dallo speck al rafano, passando per il formaggio di malga e i finferli. Lo ha fatto, creando per i ragazzi americani e messicani cinque piatti: zuppetta tricolore ai peperoni con caprino fresco di Braies; testina di vitello impanata alle erbe aromatiche, gelato alla senape; millefoglie di vitello con porcini e taccole; praline al formaggio di malga con i finferli; sfoglie di krapfen caramellate con albicocche e mousse di cioccolato bianco.

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