Dello Sbarba: «Ci siamo illusi che da soli ci saremmo salvati» 

L’intervista. L’esponente dei Verdi: «La via altoatesina è fallita. Troppi messaggi contraddittori e rassicuranti» I vaccini: «Invito tutti a vaccinarsi. È la via per combattere il virus». Pandemia, oggi seduta straordinaria del Consiglio



Bolzano. La «via altoatesina» verrà passata oggi ai raggi x. Alle ore 10 è convocata la seduta straordinaria del consiglio provinciale chiesta dalle opposizioni. Verrà presentata una mozione che chiede un maggiore coinvolgimento del Consiglio nelle scelte. Abbiamo intervistato Riccardo Dello Sbarba (Verdi).

Cosa dirà in aula?

Chiederò che la giunta Svp-Lega ammetta quello che i grandi giornali di mezza Europa, dalla Germania all’Austria, dalla Svizzera all’Italia, dicono di noi: che la cosiddetta” via altoatesina” è fallita. I dati che abbiamo sono molto gravi: infezioni alle stelle, terapie intensive alla saturazione, sistema ospedaliero che non ce la fa a curare le altre malattie. La giunta deve ammetterlo: la situazione è da settimane fuori controllo e allora non resta che chiudere tutto. Dovrebbe ammettere questo fallimento e analizzare quali sono stati gli errori. E invece continuano a dire che tutto è andato bene, che è stato fatto tutto giusto, solo che la gente non ha fatto attenzione.

Come cittadini siamo responsabili delle nostre azioni e della nostra capacità di reperire informazioni qualificate. Non crede che sia un errore fare della politica un capro espiatorio?

La gente si comporta secondo i messaggi che vengono da chi governa, e se chi governa dice che il test di massa sarà “l’atto liberatorio”, se promette che dopo tre settimane i contagi sarebbero crollati e sarebbe tornato possibile tracciare e isolare gli asintomatici – beh, se questi sono i messaggi allora è chiaro che la gente si comporti di conseguenza e pensi che il peggio sia passato. Invece non è passato affatto, e oltre a dati pandemici gravi, oltre alla continua alternanza tra chiudere e aprire, oltre a suscitare aspettative miracolistiche e poi deluderle, abbiamo anche la beffa che noi apriamo quando gli altri chiudono, e chiudiamo quando gli altri aprono, e così questa nostra via “indipendente” diventa un boomerang, perché ci troviamo sempre tagliati fuori dai ritmi sociali ed economici del resto d’Europa. Ce l’ha detto perfino il presidente della Baviera: Markus Söder, che l’Alto Adige lo conosce bene: «Chi agisce con frenesia e rincorre gli stati d'animo del momento, alla fine rischia di farsi più male. L’Alto Adige ha avuto troppa fretta di aprire».

La via altoatesina poggia sulla legge provinciale del maggio 2020, approvata con un voto trasversale.

Ci tengo a ricordare che noi Verdi siamo stati tra i pochi a non votare a favore. Fummo solo in sette tra astensioni (Verdi, Pd, M5S, e Atz Tammerle della Stf) e il voto negativo di Urzì. Tutto il resto del consiglio la votò, sia la maggioranza (Svp, Lega) sia parte dell’opposizione (TeamK, Freiheitlichen, Knoll). Non la votammo perché ci sembrava troppo generica, troppo ambigua e io stesso avvertii: attenzione perché nelle ambiguità si infila il virus. E così è stato. Quella legge non conteneva criteri seri e rigorosi sulla base dei quali monitorare la situazione e prendere le decisioni. Negli stessi giorni Angela Merkel aveva concordato con i Länder che ognuno poteva decidere autonomamente, ma prima avevano fissato criteri. Se un Land superava le 50 (cinquanta) nuove infezioni alla settimana per 100.000 abitanti avrebbe dovuto chiudere. L’Alto Adige ha oltrepassato le 700. E hanno continuato a dire che benché fossimo arancioni (e rossi scuri per l’Europa) potevamo continuare a comportarci da gialli.

Quali altri errori imputate?

Da questa pandemia avremmo dovuto imparare che nessuno si salva da solo, e invece è proprio questo che abbiamo preteso: che da soli ci saremmo salvati meglio. Indipendentemente non solo dall’Italia, ma anche dall’Europa. E invece dipendiamo da entrambi, basta fare solo l’esempio dei vaccini.

Voi Verdi dovete confrontarvi nella vostra base con sensibilità no-vax. Prendete posizione con forza sui vaccini?

Con questo anno alle spalle, così polarizzato, credo che i no-vax convinti ormai siano su altre sponde. Invito a vaccinarsi e sono soddisfatto che sia una campagna volontaria, basata sulla convinzione delle persone. Non credo che ci siano dubbi in questa fase sul fatto che la vaccinazione sia indispensabile per uscire dalla pandemia. I Verdi in Europa sono convinti che la pandemia esista e faccia parte della sfida ambientale.

Cosa suggerite?

Bisogna mettersi in rete con le autorità sanitarie nazionali ed europee. Invece abbiamo voluto costituire un nostro comitato altoatesino, che avrebbe dovuto guidarci nella via autonoma, ma così non è stato. Vanno fissati criteri scientifici e in base a questi prendere le decisioni. Bisogna fare capire alla gente che da soli non ci si salva. E le persone capiranno, come hanno sempre capito quando i messaggi erano chiari e sensati. FR.G.

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