Distanze non rispettate, ricorso contro la piazza

Lo ha presentato un privato la cui proprietà confina con l’area scelta dal Comune Il vicesindaco: «Al progetto è legato anche l’ampliamento della casa di riposo»



LAIVES. Durante la campagna elettorale per le comunali di 5 anni fa, il progetto di una piazza in centro a Laives era stato il tema più gettonato dai vari schieramenti. Per la verità si trattava di un tema che si trascinava da almeno un decennio senza andare più in là di progetti, consulenze esterne e ripetute revisioni degli stessi. Ancora adesso, in centro a Laives tutto è fermo e durante la campagna elettorale della scorsa primavera ci si era ben guardati dal tornare ad affrontarlo, nella consapevolezza che dopo anni di chiacchiere, la gente avrebbe fatto fatica a crederci ancora senza passi concreti. Però qualche cosa si starebbe muovendo e la conferma arriva dal vice sindaco Giovanni Seppi, titolare dell'urbanistica comunale. «Stiamo attendendo la conclusione di un ricorso attualmente pendente presso il Consiglio di Stato - spiega Seppi - ricorso presentato da un privato la cui proprietà confina con il perimetro della futura piazza. C'è poi anche la questione dell'ampliamento del quale avrebbe bisogno la casa di riposo perché - lo ricordo - il progetto della piazza è compreso in una revisione più ampia che coinvolge il centro storico attorno a chiesa e municipio, cuore della città. Questi sono i passi necessari prima di poter andare oltre con il progetto della piazza cittadina». Uno dei maggiori problemi, per il Comune è quello dei finanziamenti necessari per un'opera di questa portata e infatti molto si è discusso durante la passata amministrazione in merito alla formula migliore per raggiungere l'obiettivo senza indebitarsi pesantemente e anche senza dover svendere uno dei pochi "gioielli di famiglia", vale a dire il terreno pubblico in centro, con relativa cubatura edificabile. Da qui l'ipotesi di procedere con lo stesso sistema della "convenzione urbanistica" adottato con successo per l'ex terreno Odar accanto al centro Don Bosco. In sostanza, anche per realizzare la piazza si cercherà di arrivare ad una convenzione con imprenditori privati ai quali, in cambio della sua realizzazione verrebbe concessa una determinata cubatura edificabile in centro, attorno allo spazio della piazza, sotto la quale inoltre sono previsti posti macchina interrati su più piani. Il vice sindaco si dice convinto che, una volta risolta la questione del ricorso e chiarite le suddivisioni dei volumi (compreso l'ampliamento della casa di riposo) il progetto della piazza potrebbe veramente decollare. I tempi comunque saranno lunghi e infatti, nel bilancio di previsione che andrà in consiglio comunale martedì sera non se ne parla. Se poi invece si riuscirà a trovare un punto di convergenza (e di interesse reciproco) fra Comune e privati, potrebbe anche essere che nell'agenda dell'attuale amministrazione comunale il discorso della piazza possa tornare ad avere un posto di primo piano.













Altre notizie

Attualità