il dramma alla salewa 

Entro la settimana  i funerali di Müller

BOLZANO. Dovrebbe arrivare nelle prossime ore, salvo sorprese, il nulla osta della procura di Bolzano alla sepoltura di Jakob Müller, il settantenne climber di Terlano morto venerdì sera dopo essere...



BOLZANO. Dovrebbe arrivare nelle prossime ore, salvo sorprese, il nulla osta della procura di Bolzano alla sepoltura di Jakob Müller, il settantenne climber di Terlano morto venerdì sera dopo essere caduto da un’altezza di 12 metri, all’interno del Salewa Cube. Sulla tragedia, la procura ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il reato di omicidio colposo e ponendo sotto sequestro la parete artificiale della struttura teatro dell’incidente. Provvedimento dovuto, come si dice in questi casi, per fare piena luce sulle cause che hanno l’infortunio mortale. Müller era un climber fisicamente molto preparato e dalla grande esperienza e per spiegare quanto accaduto non si esclude che egli non abbia assicurato correttamente l’imbrago alla corda e il nodo, una volta arrivato alla sommità della parete, si sia sciolto all’improvviso non lasciandogli scampo. Un gesto fatto migliaia di volte e, proprio per questo, forse eseguito senza la necessaria attenzione. Anche per questo, anche l’attrezzatura utilizzata dall’uomo sarà sottoposta ad un’attenta perizia.

Solo quando arriverà il nullaosta alla sepoltura, i familiari di Jakob potranno fissare la data del funerale del loro caro. La morte di Müller, persona molto conosciuta e stimata oltre che membro di una famiglia numerosa e molto impegnata nel sociale. Venerdì sera, il pensionato era arrivato nella moderna struttura della Salewa insieme all’amico di tante arrampicate Enrico Degasperi, dipendente del comune di Terlano e anche lui molto conosciuto. Doveva essere una serata come tante, un momento per rilassarsi e tenersi in forma in vista della primavera e delle uscite outdoor, in provincia e anche nell’Alto Garda, dove i due amici erano di casa. Invece, Enrico, che era terra e garantiva la sicurezza dell’amico, se l’è visto all’improvviso piombare davanti, a pochi centimetri.













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