BOLZANO

Esami di Stato, i voti scendono ancora in Alto Adige

Sia alle superiori che alle medie meno bocciati ma valutazioni più basse. Studenti traditi da prova di indirizzo e Invalsi


di Alan Conti


BOLZANO. Le sensazioni sono state confermate dai dati. Non è stato un’esame di Maturità semplice per gli studenti delle superiori e nemmeno i ragazzi delle medie sono stati particolarmente fortunati. Le statistiche presentate ieri mattina dall’assessorato provinciale alla scuola italiana e dalla Sovrintendenza scolastica mostrano uno spostamento in basso di tutte le valutazioni degli esami. Una piccola delusione che ha un nome e cognome preciso: compito di indirizzo e prova Invalsi. La prima ha trascinato verso il basso il punteggio di tanti alunni (soprattutto al liceo scientifico) rendendo impossibile il raggiungimento del massimo dei voti (non a caso al Torricelli si è registrato un solo cento). Sull’opportunità di inserire la seconda nel carnet di temi dell’esame delle medie, invece, si continua a discutere a tutti i livelli. Calano, invece, i bocciati totali: l’ammissione all’esame, insomma, è sostanzialmente un anticipo di diploma.

I numeri, come scritto, tracciano un quadro definito: di 994 candidati alla Maturità solo 21 non hanno superato l’esame (1,96%). L’8,21% (+1,14% rispetto all’anno scorso) ha preso 60, il 33,13% (+0,46%) ha ottenuto una valutazione tra il 61 e il 70, il 32,12%(+0,5%) tra il 71 e l’80, il 18,84% (+0,21%) tra l’81 e il 90 e il 4,86% (-1,12%) tra il 91 e il 99. I 100, in totale, sono stati 28 per una percentuale del 2,84% in calo dello 0,55% nei confronti del 2015. L’anno passato, inoltre, ci fu un cento e lode che quest’anno non si è visto. Gli scrutini, insomma, certificano un piccolo passo indietro. «Paghiamo in modo evidente una seconda prova di matematica molto difficile al liceo scientifico - spiega la sovrintendente Nicoletta Minnei - che ha abbassato i voti di quell’istituto. Il voto di Maturità, infatti, segue uno schema matematico con l’aggiunta di 5 punti bonus a disposizione delle commissioni. Non sempre sono bastati per coprire la differenza. Poi, certo, va fatto anche un discorso sulla generale difficoltà delle prove di indirizzo che hanno determinato in parte questo lieve peggioramento della media. Siamo contenti, però, del risultato generale». La flessione all’esame delle superiori, in effetti, è più accidentale che sistematica mentre qualche riflessione in più suggerisce la presenza della prova Invalsi all’esame delle medie. Il 26,26% (-0,82% rispetto all’anno prima) è uscito con il sei, il 29,12% (+1,34%) con il sette, il 22,8% (+0,9%) con l’otto, il 14,75% (-1,22%) con il nove e il 3,01% (-0,31%) con il dieci. Crescono, invece, i dieci con la lode che sono 54 in totale per il 4,06% (+0,12%). Un altro lieve spostamento verso le valutazioni più basse. «Io credo che il Ministero dell’Istruzione farebbe bene a scorporare l’Invalsi dalla prova finale spostandola a primavera» il commento dell’intendente per la scuola ladina Roland Verra. Più cauta la collega Minnei: «Il discorso è complesso perchè all’interno dell’esame si conferisce un’ufficialità importante all’Invalsi. Bisogna pensarci bene, anche se è un discorso che va approfondito». Possibile, invece, qualche cambiamento nel futuro della Maturità. «Difficile possa essere inserita una prova Invalsi in tempi brevi mentre c’è la proposta di rendere autonomo il compito di inglese svincolandolo dalla terza prova. Un po’ come avviene per tedesco nella nostra provincia».

L’eventualità avrebbe, appunto, un riflesso importante sulle modalità della Maturità in Alto Adige. In quel caso, infatti, gli scritti diventerebbo cinque in totale: una quota record negli esami per il diploma. Un tour de force non indifferente prima dell’orale.

 













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