Eurac, i ricercatori che aiutano i medici altoatesini

In un anno, il team del Clinical Research Support ha accompagnato trenta progetti



Il supporto alla ricerca clinica compie un anno: da 365 giorni, infatti, alcuni ricercatori dell’Eurac affiancano il personale medico per incentivare la ricerca negli ospedali. Ad oggi sono trenta i progetti ricerca seguiti dagli esperti, per un totale di oltre 160 ore di consulenza.

Grazie al team del Clinical Research Support i medici altoatesini che fanno ricerca in ospedale hanno qualcuno su cui contare. Il Centro di Biomedicina dell’Eurac ha costituito un team di statistici, epidemiologi e neurologi che aiuta il personale sanitario dalla pianificazione di uno studio clinico fino alla revisione e interpretazione dei risultati. Il servizio gratuito conta un numero sempre crescente di progetti e di valutazioni positive da parte degli utenti.

L’appuntamento si prenota on-line e basta avere un’idea di progetto in mente o dei dati da analizzare. «Al momento le nostre consulenze riguardano per lo più la metodologia di analisi. Seguiamo sia studi clinici già avviati che necessitano di un supporto statistico per analizzare dati, sia medici che hanno solo un’idea di studio e devono iniziare a metterla in pratica - spiega Roberto Melotti, statistico medico dell’Eurac che lavora al Clinical Research Support dall’inizio dell’attività -. I medici di urologia hanno intrapreso ad esempio uno studio per capire se un particolare esame delle urine potesse migliorare la prognosi della progressione di tumore alla vescica in pazienti con specifiche caratteristiche. Per farlo avevano già raccolto dei dati, noi li abbiamo aiutati a impostare il modello statistico adatto a questa analisi. Ora stiamo invece seguendo i primi passi di uno studio che confronta l’efficacia di due diverse terapie di stimolazione delle cellule staminali. Le cellule, che provengono da pazienti affetti da vari tipi di linfomi, vengono estratte e successivamente trapiantate negli stessi pazienti», continua Melotti.

Neurologia, psichiatria, cardiologia ed ematologia sono solo alcuni degli ambiti toccati dai progetti seguiti dal Clinical Research Support. Il servizio si occupa anche di formazione specifica offrendo dei corsi sulla metodologia della ricerca clinica. Lo scorso anno, prima di avviare il servizio di consulenza, i ricercatori hanno distribuito un questionario al personale sanitario delle strutture altoatesine per capire la diffusione e l’interesse per le attività di ricerca clinica. Dei 185 medici che hanno risposto, il 79% svolge o ha svolto in passato attività di ricerca clinica e il 45 lo ha fatto nell’ultimo anno. Quasi tutti (95%) si dichiarano comunque interessati a fare ricerca in ospedale.













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