BOLZANO. Chi ha piacere di discutere di scienza e di temi attuali non potrà mancare alle serate degli Eurac science cafè, sei mercoledì sino al 10 luglio. La rassegna, ospitata sulla terrazza della torre dell’Eurac, è informale e rilassata: medici e ricercatori parleranno delle loro ultime esperienze scientifiche su territorio altoatesino, invitando il pubblico ad interagire con scambi di opinioni e quesiti.

La “chiacchierata” sarà accompagnata da musica lounge, bevande offerte al bancone del bar e dalle vignette di Rudi. «Negli anni ’90 l’Eurac non era molto nota - spiega Werner Stuflesser, presidente dell’Accademia - Negli ultimi anni stiamo cercando di aumentare l’affluenza di giovani ed adulti. Abbiamo ideato i science cafè per dare vita ad un dialogo informale su cos’è la scienza e sulle sue applicazioni nel territorio locale». I science cafè, presentati nel 2005, non sono un’invenzione dell’Eurac – continua a spiegare Stuflesser – ma sono ispirati ad un’iniziativa degli anni ‘90 del science centre londinese che a sua volta ha ripreso l’esperienza dei caffè philosophique francesi.

Oggi i caffè scientifici sono diffusi in tutto il mondo. «Il primo appuntamento delle sei serate è “L’uomo perde terreno”» interviene Ulrike Tappeiner, direttrice dell’Istituto per l’Ambiente Alpino dell’Eurac.

«Si discuterà di agricoltura e della salute dell’ambiente presentando punti di vista diversi». Il titolo della seconda serata è “E.R. Medici e ricercatori in prima linea”. La ricercatrice del centro di Biomedicina dell’Eurac, Luisa Foco, spiega di cosa si tratterà con un esempio concreto: « Stiamo conducendo una ricerca osservazionale ancora in fase di sperimentazione su pazienti con insufficienza cardiaca, sui quali analizziamo il funzionamento di un defibrillatore interno. Speriamo in questo modo di migliorare le condizioni dei pazienti e minimizzare i rischi che l’aritmia cardiaca comporta».

Il programma prosegue con “Smart Cities – città intelligenti tra passato, fantascienza e realtà” moderato da Maurizio Melis (giornalista di Radio24), “Meteo estremo – previsioni e non solo”, “Finché crisi non ci separi economia al collasso e movimenti indipendentisti” e termina con “Canederli ripieni di rubli - il turismo dell’Europa dell’Est”. «Sembra che l’evento, con il suo mix di temi diversi, attragga un pubblico molto vario» afferma Stuflesser. «Solo il 14% degli ospiti ha partecipato finora ai caffè più di cinque volte. Non puntiamo a grandi numeri, preferiamo piuttosto un largo ricambio dei partecipanti».