il processo

Femminicidio di Alexandra Mocanu, Mecja depone in aula: «Mi ha tirato un martello, non ho capito più niente e l’ho colpita»

L’imputato, reo confesso dell’omicidio della compagna, ha risposto alle domande della pm, raccontando la relazione tormentata con la vittima 

I PRECEDENTI Lei lo aveva denunciato, poi il riavvicinamento
LA SVOLTA In viaggio per l'Albania, poi Mecja si presenta agli inquirenti



BOLZANO. Dopo i testimoni oggi (23 febbraio) è il giorno dell’imputato reo confesso al processo per il femminicidio di Alexandra Elena Mocanu, uccisa a martellate nella sua casa in viale Trieste a Bolzano la sera del 22 ottobre 2022.

Avni Mecja ha risposto in aula, davanti alla Corte d’Assise, alle domande della pm Federica Iovene.

Ha raccontato la sua versione di quanto accaduto. I mesi che hanno preceduto l’omicidio, una relazione tormentata, contrassegnata da litigi, gelosie, separazioni e ritorni. 

Il 22 ottobre, dopo una giornata di pedinamenti, Mecja affronta Alexandra Mocanu, le dice che sa della sua frequentazione con un altro uomo. 

Lei prova a mandarlo via di casa. Gli lancia – racconta l’imputato – un martello. «Lei mi ha tirato il martello, non ho capito più nulla e l’ho colpita due volte». «Mi sono perso, vedevo solo la nebbia».

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