Ferie e malattie, va in tilt l’accettazione dei prelievi

Su cinque dipendenti solo uno al lavoro, code e proteste da parte dei pazienti L’Asl: ci scusiamo del disservizio, da lunedì tutto tornerà alla normalità


di Simone Facchini


MERANO. Tre assenze per malattia in contemporanea, un dipendente in ferie e il centro del prelievo del sangue all'ospedale Tappeiner va in corto circuito. Disappunto e proteste da parte dei pazienti, mentre i responsabili del servizio parlano di circostanza del tutto eccezionale assicurando che da lunedì tutto tornerà a regime: «A causa di malattie questa settimana ci saranno dei ritardi nell'accettazione dei prelievi. Si accettano solo i primi 100 pazienti, dopo l'accettazione viene bloccata. Chiediamo comprensione». Qualcuno l'ha avuta, altri meno. L'avviso è stato esposto negli ultimi giorni allo sportello d'accoglienza del centro prelievi, dove si sbrigano le formalità burocratiche prima di farsi levare il sangue. Giovedì mattina in particolare, fra chi si è presentato dopo una certa ora per effettuare l'esame ematologico è serpeggiata una buona dose di nervosismo.

Gente in attesa, senza sapere se sarebbe riuscita a sottoporsi al prelievo. Un solo sportello di accettazione in servizio, incapace di soddisfare il numero di richieste. Non certo per colpa dell'operatrice, che ha fatto il possibile. «Ci scusiamo del disservizio», premette Frank Blumtritt, coordinatore del settore tecnico-assistenziale. Lascia intendere che statisticamente un caso del genere è davvero difficile che si verifichi, andando a memoria da un anno a questa parte non ricorda situazioni analoghe. «L'accettazione del centro prelievi conta su cinque persone addette. Gli sportelli in servizio sono due, a volte anche tre o quattro, dipende dal numero di gente in attesa che è impossibile stabilire con certezza, dato che non è prevista la prenotazione. È necessario che la gestione sia elastica».

Purtroppo, allo stesso tempo tre addetti sono rimasti a casa per malattia e una quarta era in ferie programmate, così alla resa dei conti negli ultimi tre giorni il personale s'è ridotto a un'unica unità. "Per questo è stato esposto il cartello e s'è deciso di contenere la distribuzione dei biglietti al dispositivo elimina-code a 100. Di fatto, considerate le urgenze, le pratiche trattate giovedì sono state 150", continua Blumtritt. Quello il carico di lavoro che, evidentemente, una sola operatrice avrebbe potuto garantire anche perché l'orario prelievi è limitato (ufficialmente dalle 7 alle 10).

Giovedì tuttavia il centesimo ticket è stato raggiunto piuttosto presto, ben prima delle 9. Chi è arrivato dopo ha fatto retromarcia e rinviato il prelievo oppure ha aspettato sperando in una soluzione. Cercando, nel frattempo, delle spiegazioni. Ma non era per esempio possibile dirottare qualcuno del reparto amministrativo con incombenze non urgenti e aprire un secondo sportello? «Piazzare una persona impreparata non avrebbe risolto nulla», la risposta.













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