Funivia del Virgolo, la Provincia ci sta 

Mussner: «Idea sensata, adesso aspettiamo il progetto»  Definito il piano triennale di finanziamento per San Genesio


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Per prima cosa Florian Mussner dà una notizia: «Sulla funivia di San Genesio abbiamo appena disegnato la cornice del piano triennale di finanziamento. Ora è definito. Ed è quello che doveva fare seguito alla messa a disposizione dei fondi per la fase progettuale. Insomma vediamo il traguardo...». Tempo tre anni massimo Bolzano potrebbe disporre di una sua nuova linea di collegamento volante. Ma l'assessore provinciale ai trasporti si conferma il motore di un progetto più complessivo, che tende, in prospettiva, a far diventare il capoluogo la "città delle funivie". E infatti dice: «Il Virgolo? Pronti a ragionare insieme al Comune per predisporre un piano di possibile finanziamento sui futuri collegamenti. Ma aspettiamo di capire bene cosa contiene il progetto di riqualificazione complessivo della collina». E dunque quali potrebbero essere le condizioni perché la Provincia possa affiancarsi? «Beh, semplice. I parametri sono quelli dell'utilità e della richiesta. Se ci saranno persone che lavoreranno o studieranno o faranno sport sul Virgolo, allora una funivia sarebbe una seria alternativa a ogni altro mezzo. E un motore per la lotta al degrado che è sempre in agguato se mancano linee fruibili. Se infine lì sopra ci sarà un pezzo di città, ancora meglio». C'è poi un altro elemento che è emerso dal dossier che Caramaschi e Baur hanno finito di esaminare: un ulteriore collegamento tra Virgolo e Colle. Inserito nelle proposte progettuali ma tenuto finora sotto traccia, prevede un prolungamento del cavo funiviario dalla stazione a monte della collina con l'obiettivo di unire anche l'altro versante montuoso. Che adesso è servito da un impianto molto datato. «Anche questo ulteriore collegamento può far diventare strategica la funivia - aggiunge Mussner - perché il Colle unito direttamente al Virgolo con la possibilità per i suoi abitanti o per i turisti di salirvi e scendervi direttamente dal centro di Bolzano è una prospettiva che può far bene a tutta l'economia. Aspetto di capire e sapere di più». Ma la Provincia, su questi tavoli, non intende muoversi da sola: «La sinergia pubblico-privati è uno snodo ormai indispensabile per la stesura dei programmi finanziari che riguardano gli sviluppi urbani. Non solo a Bolzano. In questo caso dico di più: serve una triangolazione Provincia-Comune-privati perchè le forze siano coordinate e non tocchi sempre e solo al pubblico intervenire per le infrastrutture». Anche su Bolzano sud, infatti, la Provincia si muove con un diverso passo rispetto agli anni scorsi. C'è un interesse effettivo, testimoniato anche dagli investimenti intorno al «NOI» ma pure una inedita attenzione rispetto ai movimenti del Comune. Partendo dalle consultazioni continue Kompatscher-Caramaschi per arrivare alla disponibilità a fornire coperture finanziarie rispetto ai progetti in campo per alleggerire la pressione di traffico sulla Zona. In questi giorni sono fitti i colloqui tra municipio e Provincia per arrivare a disporre di almeno 55 milioni: sono quelli che servono per i sottopassi previsti su via Einstein e sul prolungamento via Siemens-via Grandi verso il Virgolo. Il piano funivie seguirebbe quest'asse politico.













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