Gioco, sequestrati 45 apparecchi illegali

Segnalati 18 esercenti e 4 distributori, comminate sanzioni per 2 milioni. «Parecchi baristi rischiano la licenza»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Maxi-operazione contro il gioco d'azzardo in tutta la provincia della Guardia di Finanza di Bolzano. I baschi verdi hanno sequestrato - soprattutto nei Comuni più grandi, Bolzano in primis - 45 apparecchi illegali, di cui 40 totem e 5 "ruotine", denunciato 18 esercenti e 4 agenti distributori. Le sanzioni - nell'ambito dell'operazione «Bet on black» - superano complessivamente i due milioni di euro. Le postazioni sequestrate servivano, apparentemente, per ricariche telefoniche e Tv o per acquistare beni e servizi su internet. I gestori, con particolari accorgimenti, trasformavano le macchinette in giochi online collegati a piattaforme dei Paesi Baltici, di Malta o della Slovacchia. «Tra i giocatori - ha spiegato ieri mattina il comandante provinciale della Finanza Giulio Piller - c'erano anche parecchi minorenni. Diversi esercenti coinvolti rischiano anche la licenza». Le macchinette in questione non erano collegate al server del Ministero ma a siti online illegali la cui sede si trova in diversi paradisi fiscali. Sono tuttora in corso le indagini per risalire ai titolari delle piattaforme di gioco (che consentivano di entrare ai clienti con “username” e una “password”) con sede all’estero, che rischiano a loro volta sanzioni da 50 a 100 mila euro per ogni apparecchio sequestrato. Giuditta Sereni di Forum Prevenzione ha rimarcato invece il numero crescente di giovani tra i 15 e i 18 anni che hanno dichiarato di giocare. «Sia su piattaforme legali che illegali. È importante stroncare le varie forme di gioco illegale, come ha fatto la Finanza in questo caso, ma bisogna intensificare anche la prevenzione per quello legale».

I gestori delle sale da gioco legali sottolineano, in una nota, di essere stati facili profeti a riguardo nei mesi scorsi. «Il sequestro fatto a Bolzano dalla Finanza - commenta Lorenzo Verona, consigliere di Astro e responsabile per le questioni territoriali - è un sintomo allarmante di quello che potrà succedere in tutta Italia soprattutto se il Governo porterà avanti una proposta di riordino che punta a eliminare gli apparecchi da bar e tabaccherie, recintandoli nelle nuove gaming hall». Anche in regione, lo ricordiamo, è in programma la riduzione di un terzo delle macchinette legali nel giro di un anno.Verona ribadisce inoltre come i provvedimenti adottati a livello locale «mettano fuori gioco l’offerta autorizzata e controllata, mentre allo stesso tempo fanno crescere l’illegalità. Con i totem, i danni maggiori li pagano proprio i soggetti più deboli, minori e giocatori a rischio, una situazione che allo Stato costa una marea di soldi, fra operazioni di controllo e recupero sanitario».

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