Giunta più snella a Laives: prende corpo l’idea di passare da 7 a 6 membri

Il sindaco ci pensa dopo le dimissioni dell’assessore Guarda. Forze di maggioranza favorevoli, giovedì riunione decisiva


di Bruno Canali


LAIVES. Dalla prossima legislatura, vale a dire dal 2015, per quanto riguarda il Comune di Laives la legge ha stabilito che la giunta comunale non potrà avere più di 5 componenti (oggi, con il sindaco, sono 7) mentre il consiglio comunale, che attualmente è composto da 30 consiglieri, dovrà scendere a 27. L'attuale esecutivo però, in seguito alle dimissioni recenti presentate dall’assessore Claudia Guarda, avrebbe deciso di prendere la palla al balzo per anticipare questa scelta “di tagli”, senza quindi attendere la prossima amministrazione comunale, quella che verrà appunto dopo il 2015.

Intanto le competenze su sociale, commercio e attività economiche, che erano di Claudia Guarda, sono passate in mano al sindaco Liliana Di Fede, la quale ha già spiegato che, effettivamente, in seno ai gruppi di maggioranza è in atto il confronto per capire se si riuscirà ad anticipare i tempi con la riduzione della giunta a 6 componenti, sindaco compreso, oppure no.

Tenuto conto del fatto che ad andarsene è stata una esponente dell'Udc (Claudia Guarda appunto) è dato per scontato che se si arriverà alla riduzione di un assessore, a rimetterci il posto in giunta sarebbe, appunto, l'Udc, mentre le competenze andrebbero verosimilmente redistribuite fra tutti gli altri assessori. La palla insomma, è in mano all'Udc comunale, chiamata a decidere se accettare o meno questo ridimensionamento, almeno per quanto riguarda la rappresentatività in giunta.

«In questa fase - spiega proprio il sindaco Liliana Di Fede - in seno ai gruppi della maggioranza è in atto la discussione sulla proposta di ridurre la giunta comunale da 7 a 6 componenti. Il 2 maggio quindi ci ritroveremo nuovamente tutti quanti per tirare le somme del dibattito e chiarire come si procederà per i prossimi due anni che ancora mancano alla fine normale della legislatura».

Da quanto è dato capire, l'ipotesi di “dimagrimento” dell'esecutivo comunale piace un po' a tutti i suoi esponenti: la Svp si riunisce proprio questa sera per parlarne, mentre Franco Magagna (La Civica) si dice d'accordo, anche perchè, sottolinea, «un assessore che entrasse adesso in giunta avrebbe davanti solo due anni per capire come funzionano le cose e prendere le necessarie misure». Via libera anche dal gruppo dei Verdi e infatti l'assessore Giorgio Zanvettor rammenta che proprio loro, ancora all'inizio, auspicarono una riduzione della giunta e sostennero pure la riduzione degli stipendi. «Certo - dice adesso Zanvettor - togliere un assessore significa anche aumentare il carico di lavoro per tutti gli altri. Noi ad ogni modo siamo favorevoli».

Mauro Endrizzi, segretario comunale dell'Udc, ieri era irraggiungibile; però il sindaco ovviamente anche con lui ne ha già parlato e infatti, a proposito dell'Udc, Liliana Di Fede spiega: «Finora l'Udc si è sempre comportata in modo corretto dentro la maggioranza, manifestando disponibilità a fare un ragionamento generale anche per quanto riguarda l'eventuale ridimensionamento numerico della giunta comunale scendendo da 7 a 6 componenti. Io a proposito ho richiamato sempre quello che è lo spirito della nuova legge, che certamente indica la necessità di ridurre la giunta a partire dalla prossima legislatura. Però nulla ci impedisce di farlo anche adesso, perchè il nostro Statuto comunale in realtà prevede che la giunta possa essere al massimo di 7 membri e quindi non dice che “deve” essere a 7 ma che può. Di sicuro, dalle prossime elezioni comunali, nel 2015, bisgnerà scendere con i componenti della giunta comunale e a quel punto però, diversamente da come è oggi, anche gli assessori in consiglio comunale avranno diritto di voto assieme al sindaco».

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