le trattative

Giunta, un posto solo per due Gara tra Bianchi e Gennaccaro 

Nel gruppo italiano soltanto Galateo è sicuro di entrare nell’esecutivo. Ieri al tavolo delle trattative si è andati avanti con il programma. Si fa strada l’ipotesi del 16 gennaio come data per il voto sul presidente


Maurizio Dallago


BOLZANO. Il 16 gennaio prossimo ci sarà con ogni probabilità il voto in aula sul nuovo presidente della Provincia. Una data su cui si sta lavorando per portare a compimento un passaggio importante per la futura giunta. È quanto emerso ieri dalla riunione del tavolo principale sulle trattative per il nuovo esecutivo, terminata alle 19. Il programma, che Svp, FdI, Freiheitlichen, Lega-Uniti e Civica stanno predisponendo, è al rush finale, con due nuove riunioni in presenza previste per il pomeriggio del 2 gennaio e per l’intera giornata successiva, quando si dovrebbe chiudere sul documento programmatico. Sull’argomento si viaggia adesso più spediti, come hanno confermato ieri tutti i presenti. «Non ci sono stati problemi nel trovare comuni consensi sui singoli punti», dice, ad esempio, Marco Galateo, consigliere provinciale di FdI.

Entro il fine settimana dell’Epifania è previsto l’accordo complessivo (magari con qualche delega ancora da valutare), visto che subito dopo ci dovrebbe essere la convocazione del consiglio provinciale con annessa dichiarazione programmatica del presidente Kompatscher da spedire al consiglio supportata dalla firma dei capigruppo che abbiano dietro di loro almeno 18 consiglieri complessivamente.

Bianchi o Gennaccaro?

Ma c’è un problemino, che potrebbe diventare un problema più serio quando la settimana prossima si inizierà a discutere di posti in giunta. Sicura la sedia per Marco Galateo (Fratelli d’Italia), Arno Kompatscher nella proposta che porterà all’attenzione degli alleati dovrà «buttare giù dalla torre» uno tra Christian Bianchi (Lega-Uniti) o Angelo Gennaccaro (la Civica). Nel nuovo esecutivo ci sarà posto per uno solo dei due. E dietro le quinte del lavoro sul programma che ieri è andato avanti a grandi passi, entrambi stanno facendo pressione per essere i prescelti. Ed ognuno con le frecce che ha al proprio arco. Quelle dell’ex sindaco di Laives portano dritto al leghista Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e quindi in una posizione fondamentale per il discorso sull’ampliamento dell’autonomia che tanta parte ha avuto nella scelta della Svp di trattare per la nuova giunta con FdI e Lega.

«A Roma, prima di Natale il governo ha dato la dimostrazione completa di volere collaborare con la Provincia per potenziare l’autonomia. La Lega, inoltre, ha governato negli ultimi 5 anni in provincia, garantendo serietà e collaborazione, anche nei momenti più difficili», così Bianchi, che poi aggiunge: «Anche nel comune di Laives, dove governiamo insieme da quasi 10 anni, i risultati sono stati esemplari, a favore di tutti i gruppi linguistici». Ed ancora: «Per quanto mi riguarda, oltre alla Lega porto in dote anche la mia esperienza civica, moderata e collegata al territorio, di Uniti per l’Alto Adige». E, per giunta, FdI e Lega si sono sempre presentati insieme a queste trattative, come se fossero inscindibili. Fin qui l’esponente della lista Lega-Uniti. Dal canto suo Angelo Gennaccaro (La Civica) ha dalla sua proprio quell’essere esclusiva espressione del territorio che fa assomigliare la sua forza politica alla Stella alpina. Non nelle dimensioni, ma nei valori che sono praticamente uguali. Tanto che da sempre Gennaccaro ha un rapporto privilegiato con la Stella alpina. In più, si afferma nel suo «entourage», non «si deve dimenticare che l’ex assessore comunale bolzanino è il consigliere provinciale del gruppo italiano più votato a livello di preferenze personali». Ma se la scelta del partito di raccolta dovesse indirizzarsi verso Bianchi, per Gennaccaro - così i rumors - potrebbe non essere facile restare parte della maggioranza che quindi, da 19 consiglieri scenderebbe a 18: il minimo sindacale per sopravvivere.

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