I funerali un anno dopo l’omicidio 

Maria Magdalena Oberhollenzer fu uccisa il 27 dicembre 2018. Solo in questi giorni la Procura ha autorizzato le esequie Sono stati necessari mesi per completare tutte le verifiche necroscopiche. L’indagato (reo confesso) rimane per il momento ai domiciliari


Mario Bertoldi


Bolzano. Maria Magdalena Oberhollenzer, la donna di 54 anni trovata priva di vita il 27 dicembre dello scorso anno nella sua abitazione di San Giorgio di Brunico) potrà finalmente avere regolare sepoltura. Qualche giorno fa la Procura della Repubblica ha dato il nulla osta alla sepoltura dopo quasi un anno di cella frigorifera e di analisi necroscopiche per ottenere indicazioni decisive su quanto avvenuto.

Patrick Pescollderungg, il 35 enne badiota indagato per omicidio volontario, rimane agli arresti domiciliari. L’uomo continua a sostenere che la tragedia sarebbe stata conseguenza non voluta di un gioco erotico concordato con la vittima e portato all’estremo. In altre parole l’indagato - che ha sempre reso una ricostruzione lucida e coerente, senza alcuna contraddizione - ha sempre sostenuto che Maria Magdalena sarebbe morta tra le sue mani per una tragica fatalità.

Il gioco erotico pericoloso si sarebbe trasformato in tragedia in pochi istanti. Patrick Pescollderungg ha raccontato di essere stato un buon conoscente della vittima che soffriva per essere spesso sola e senza amici. Un destino terribile l’avrebbe attesa al varco proprio in occasione delle festività natalizie, quando la solitudine fa sentire maggiormente il suo peso psicologico. Anche per questo la donna gli avrebbe telefonato, invitandolo a trascorrere qualche ora con lei.

I due avrebbero deciso di fare sesso e sarebbe stata proprio la vittima a chiedere al partner di essere aiutata ad aumentare sensibilmente la percezione del piacere simulando un inizio di strangolamento che avrebbe dovuto essere fermato in tempo. Una pratica pericolosa, sfuggita di mano. I funerali della donna sono stati fissati a Campo Tures alle 14.30 di venerdì.

Nel frattempo la Procura della Repubblica ha ottenuto i primi dati della perizia disposta sulla salma della vittima dalla quale emerge che il decesso fu causato dalla pressione esercitata sul collo di Maria Magdalena Oberhollenzer. Non è escluso (ma nemmeno confermato) che la pressione sia stata esercitata dalle mani dell’indagato che potrebbe aver agito da tergo. L’uomo però ha sempre raccontato di aver stretto il collo della vittima usando la cintura dell’accappatoio per provocare un principio di asfissia che avrebbe dovuto aumentare il momento del piacere sessuale. E’ evidente che la Procura ha però individuato qualche particolare del racconto di Patrick Pescollderung non convincente e non chiaro, soprattutto in relazione a quanto emerso dall’autopsia. E’ per questo che da mesi il magistrato che cura l’inchiesta ha sempre rinviato il nulla osta della sepoltura. L’esigenza di tentare di risolvere ogni dubbio si è dimostrata ovviamente primaria. Ora Maria Magdalena potrà finalmente trovare pace nel cimitero di Campo Tures. Entro poche settimane dovrebbe anche essere conclusa l’inchiesta. Gli avvocati difensori stanno attendendo l’elaborato di una consulenza tecnica di parte con cui sperano di fornire credibilità oggettiva al racconto del giovane omicida reo confesso.

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