Incontro online 

I giovani italiani nella Legione Straniera

Bolzano. Domani, mercoledì 10 febbraio alle ore 18.00 in diretta sul canale youtube Upad (si accede anche dal sito upad.it), si terrà una conversazione online che vedrà protagonisti il giornalista...



Bolzano. Domani, mercoledì 10 febbraio alle ore 18.00 in diretta sul canale youtube Upad (si accede anche dal sito upad.it), si terrà una conversazione online che vedrà protagonisti il giornalista bolzanino Luca Fregona, caporedattore del quotidiano Alto Adige, autore del successo editoriale edito da Athesia: “Sodati di sventura” e il professor Andrea Di Michele, docente presso la Libera Università di Bolzano. Tema dell'incontro il rapporto tra memoria e fonte storica, in relazione al libro edito da Athesia e dedicato alle vicende di numerosi italiani e altoatesini finiti nella Legione straniera dopo la Seconda Guerra Mondiale e che hanno combattuto nella prima guerra d’Indocina.

Il recupero e la considerazione della memoria sono un passaggio obbligato verso lo studio e la conoscenza della storia contemporanea, il senso della memoria sostiene l’interesse verso la storia, mentre la crescente insensibilità memorialistica per il passato produce specularmente la scomparsa del senso storico, ecco dunque l’importanza di libri come “Soldati di Sventura”.

Il libro di Fregona racconta la storia di tre ventenni altoatesini, partiti volontari per motivi diversi, che, senza conoscersi l'uno con l'altro, hanno visto le loro vite affondare nel fango “in-mezzo-al-nulla” di Dien Bien Phu, a diecimila chilometri da casa, in una guerra che non gli apparteneva, circondati dalla giungla ostile. “Prigionieri” di una valle spoglia, martellata dall'assedio feroce dei partigiani viet. Per capire cosa li ha spinti in questo viaggio all'inferno, bisogna però conoscere anche la loro vita “prima”. I drammi e la solitudine che gli hanno fatto credere di non avere più buone carte in mano e nessun altro posto al mondo dove andare. Sono le storie di Beniamino Leoni, che ha disertato e combattuto nel Vietminh contro i suoi ex compagni. Di Emil Stocker, sopravvissuto per caso al massacro insieme al suo straordinario reportage di 1036 foto che racconta i suoi quattro anni di ferma in Vietnam. E di Rudi Altadonna, ucciso e poi sepolto nella terra rossa di Dien Bien Phu.















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