Il caldo scioglie il ghiaccio: crolla la croce dell’Ortles

Il permafrost si squaglia anche sulla cima più alta dell’Alto Adige (3.905 metri)



Gli esperti lo sostengono da tempo: i ghiacciai si stanno ritirando. E nei giorni scorsi hanno fatto anche una "vittima" illustre. A causa delle condizioni climatiche - anche in alta quota il caldo si è fatto sentire tanto da arrivare, durante le ore diurne, a sopra i 20 gradi - e probabilmente per il permafrost (termine con il quale si indica un terreno ghiacciato da almeno 2 anni) ha ceduto la roccia sulla quale era fissata la grande croce posizionata in vetta all'Ortles che con i suoi 3905 metri è la cima più alta dell'Alto Adige.

A seguito del cedimento della roccia, la croce è poi precipitata poi lungo la parete. Il crollo del simbolo dell'Ortles ha destato profonda impressione a Solda la cui comunità è più che mai decisa a ripristinare quanto prima il simbolo della religione cristiana proprio sulla vetta della montagna.

La Scuola Professionale di Bressanone, settore carpenteria metallica ,si è già fatta avanti rendendosi disponibile a realizzare la nuova croce. Le alte temperature registrate in questo mese hanno segnato profondamente i ghiacciai del Gruppo dell’Ortles Cevedale. I recenti carotaggi, con inserimento di pali in legni nello strato ghiacciato da parte degli esperti in glaciologia della protezione Civile Alto Adige, hanno confermato quelli che già erano considerati dei segnali allarmanti. In certi punti lo scioglimento dello spessore del ghiaccio è stato anche di ben 30 centimetri al giorno come ha constatato di persona Olaf Reinstadler capo della stazione del CNSAS, il corpo del soccorso alpino e spelelogico, di Solda.













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