Il Comune: ex Pascoli, ora basta 

Il maxi progetto. Dopo il parere dell’avvocatura provinciale, attesa per la chiusura dei rapporti con Condotte sul Polo bibliotecario L’assessore comunale alla cultura Andriollo: «Si assegni l’appalto alla seconda cordata, non ha senso indugiare ancora»


Francesca Gonzato


Bolzano. Sul Polo bibliotecario e il nuovo carcere l’avvocatura provinciale è arrivata a firmare il parere che consente alla Provincia di liberarsi dagli impegni con Condotte, aggiudicando le due opere alle cordate arrivate seconde nelle gare. La notizia viene accolta con entusiasmo dal Comune e dalla cordata locale pronta a subentrare a Condotte nella realizzazione del Polo bibliotecario. «E abbiamo chiarito dall’inizio che siamo disponibili a farci carico del progetto elaborato da Condotte per l’appalto-concorso di progettazione. Aspettiamo di essere chiamati», è il commento a caldo del costruttore Vittorio Repetto. Ma prima la Provincia deve chiudere i rapporti con Condotte, che non garantirebbe più i requisti previsti dalla legge per la firma dei contratti (questa l’analisi della avvocatura). L’azione è tecnica e non politica, spetta ai responsabili della ripartizione Edilizia. Quando e se avverrà, non viene ancora annunciato. «Non ho novità», così l’assessore Massimo Bessone. Trapelato il parere della avvocatura, il Comune attacca. «Adesso la Provincia faccia ciò che deve. Nel 2016 ho iniziato la mia campagna elettorale sui gradini delle ex Pascoli annunciando che i lavori sarebbero partiti a breve», ricorda il sindaco Renzo Caramaschi. L’assessore comunale alla Cultura Juri Andriollo è esplicito anche sui timori legati a un ulteriore ritardo.

Assessore Andriollo, il parere è arrivato.

Una pietra miliare, finalmente. Adesso dico alla Provincia «andate avanti», senza timori.

Condotte ha già reagito contestando l’analisi della avvocatura. Una vertenza giudiziaria sembra inevitabile. Sono in gioco decine di milioni di euro, tra Polo e carcere.

Questa non è una terra in cui si esiti di fronte a contese legali pesanti, anche contro lo Stato e parlo a proposito, visto che Condotte si trova in regime di amministrazione controllata, quindi sotto l’ala del ministero. Basta attese. Il Polo bibliotecario ora ha i finanziamenti garantiti, domani chissà...

È questo il timore del Comune, che i soldi svaniscano?

Esattamente. Per fortuna la notizia è uscita, non eravamo ancora stati informati. Adesso basta con le esitazioni. Crediamo nella buona fede della Provincia, ma i prossimi anni saranno critici per il bilancio provinciale. Era già previsto e ora si aggiunge la crisi del Covid. Ripeto: avanti con il Polo, prima che a qualcuno venga la tentazione di spostare quei fondi.

Ci credete veramente ancora? Sono passati molti anni, serve ancora una mega biblioteca, concepita quando non esistevano gli e-book?

Sì, e sempre sì. Non ci crediamo solo noi. In tutto il mondo vengono costruite meravigliose biblioteche, che non assomigliano a quelle di cento anni fa. Sarà un luogo multimediale, uno spazio per i giovani e gli adulti in cui leggere, studiare, incontrarsi per attività. È vero che in Italia non si legge molto, ma le biblioteche sono frequentatissime, anche le nostre. Le grandi biblioteche e quelle rionali. La biblioteca serve a chi non vuole riempirsi la casa di libri e a chi non può spendere 20 euro per un romanzo. È uno dei luoghi più belli della democrazia.

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