Il Comune ha 58 milioni e non sa come spenderli

Pressata dall’opposizione, la giunta annuncia a maggio il piano di investimenti Ma c’è la possibilità che quei fondi vadano destinati ad abbattere il debito


di Giuseppe Rossi


MERANO. Così tanti soldi in cassaforte il Comune di Merano non li aveva mai avuti, al punto che ora potrebbe sorgere un imbarazzo nel vedere come spenderli. Stiamo parlando dell'avanzo di amministrazione relativo al bilancio 2015, che l'altro giorno la giunta del sindaco Paul Rösch ha dovuto certificare.

I soldi non spesi lo scorso anno, che ora arriveranno in dotazione al bilancio 2016, ammontano a oltre 58 milioni di euro, più del doppio di quanto Rösch aveva ricevuto in eredità dal predecessore Günther Januth. Già a giugno 2015 l'avanzo di amministrazione lasciato dalla precedente amministrazione comunale aveva destato scalpore. Si parlava di 21,7 milioni di euro, quattro dei quali impegnati negli ultimi mesi di lavoro di Januth. Stavolta i soldi sono più del doppio e frutto di quei 21 milioni, dei due utili Aew incassati sottoforma di dividendo e della buonuscita incassata dal Comune per la fusione tra Aew e Sel.

E nonostante questo avanzo di amministrazione la giunta Rösch non ha ancora presentato un piano degli investimenti da realizzare nell'anno in corso, piano capace di far partire e realizzare progetti di cui la città ha bisogno, a partire dal settore scolastico. Spendere per investimenti in Comune non è facile e serve programmare per tempo le opere che si vogliono realizzare, perché la burocrazia e i vari passaggi necessari per arrivare all'appalto e all'apertura dei cantieri richiede tempi infiniti.

Sindaco e assessori giurano che entro la metà di maggio il piano degli investimenti sarà presentato in consiglio comunale assieme al bilancio consuntivo 2015, ma Verdi, Svp, Alleanza per Merano e Pd pare si siano messi d'accordo appena qualche giorno fa. E intanto un terzo di anno se n'è andato senza esser potuti partire con le gare d'appalto. L'opposizione in consiglio comunale è già pronta a brandire la spada e accusare l'amministrazione Rösch di non saper spendere i soldi che riceve o che ha a disposizione. Ma non ci sono solo Lega, Sinistra ecosociale o Civica. A puntare il dito c'è pure il presidente Arno Kompatscher, che ripete che i flussi di denaro verso i Comuni destinati alla finanza locale possono calare visto che i Comuni stessi quei soldi non sanno bene come spenderli.

Ora però le cose potrebbero complicarsi ancora di più. Pare infatti che il Consorzio dei Comuni abbia fatto presente a Merano come a Bolzano e agli altri municipi più importanti, che gli avanzi di amministrazione non si possano più spendere per investimenti nel nuovo anno, ma vadano destinati solo ad abbattere il debito. Apriti cielo: se fosse così, il piano straordinario per le scuole pensato da Rösch andrebbe a finire nel cestino.

Merano alla fine del 2015 aveva un debito complessivo tra mutui, fondi rotazione e prestiti presso la Cassa depositi e prestiti vicino ai 75 milioni di euro. L'avanzo di amministrazione da 58 milioni andrebbe a coprire quasi tutto quel fardello, lasciando però Merano, è vero, quasi senza debiti, ma anche senza soldi da investire nelle infrastrutture. Un'ultimo aspetto. Dei 58 milioni non fanno parte i residui attivi che in questi giorni le varie ripartizioni stanno esaminando: stiamo parlando di impegni di spesa deliberati nel 2015 per incarichi mai affidati. Con quest'aggiunta si può superare la soglia dei 60 milioni di avanzo, cifra impensabile appena due anni fa.

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