I dati

Il lavoro precario cresce più in fretta rispetto a quello stabile

L'Osservatorio dell'Inps: il trend accomuna sia Bolzano che Trento. Stabili i lavoratori stagionali



BOLZANO. In un quadro generale di crescita dell’occupazione - riferito ai dati del 2021 - occorre comunque considerare alcuni valori che vengono forniti dall’esame dei nuovi contratti di lavoro registrati dall’Osservatorio sul precariato dell’Inps. Si tratta di dati regionali che coinvolgono la provincia di Bolzano e quella di Trento.

Il problema che emerge è quello della qualità dell’occupazione, poiché le assunzioni a tempo indeterminato sono state lo scorso anno 19.405, in salita contro le 17.804 del 2020 che era stato segnato dal periodo più buio della pandemia. L’incremento dei contratti fissi è stato insomma è stato a livello regionale di 1.601 unità in dodici mesi. Se poi si guarda al 2019, c’è invece da registrare un calo dai 22.765 contratti a tempo indeterminato.

La maggiore spinta alla ripresa delle assunzioni è giunta quindi dalle assunzioni a termine che in Trentino Alto Adige sono passate tra il 2020 e il 2021 da 51.910 a 63.087 (+11.177). Anche in questo caso, risulta invece deficitario il confronto tra il 2021 e il 2019, quando le assunzioni a termine erano state 67.886.

Sempre secondo l’Osservatorio sul precariato, gli stessi trend a livello regionale si possono registrare anche per quanto riguarda le assunzioni in apprendistato che sono risultate essere 6.597 lo scorso anno, 5.850 nel 2020 e 7.643 nel 2019.

Per quanto riguarda infine gli stagionali, la differenza tra il 2021 (96.079 assunzioni) e il 2019 (98.962) è davvero ridotta, mentre era stato pesante il tonfo del 2020 con appena 56.965 assunzioni.













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