Il New Pub vuole riaprire: ristrutturazione in corso

Il noto bar di piazza Mazzini venne distrutto da un incendio nel luglio scorso. Tutti i danni saranno coperti dall’assicurazione dopo la chiusura dell’inchiesta



BOLZANO. Entro due o tre mesi il New Pub, il notissimo bar di piazza Mazzini (angolo corso Libertà) completamente distrutto dal furioso incendio del 22 luglio scorso, potrebbe riaprire i bttenti. Dopo il blocco (protrattosi per diverse settimane) di qualsiasi intervento edile di ripristino, ora i lavori hanno imboccato la strada giusta e stanno proseguendo in maniera abbastanza spedita. La conferma è arrivata ieri indirettamente anche dai tecnici della «Habitat» , l’impresa edile che cura il ripristino strutturale.

Dopo un incendio così violento sarà necessario un lavoro certosino anche in relazione alla verifiche di «tenuta» della struttura.

Saranno necessari almeno due mesi perchè i vani del bar possano essere considerati nuovamente agibili ed utilizzabili per un’attività commerciale. E’ molto probabile (anche se per il momento non c’è alcuna conferma ufficiale) che torni in attività lo stesso locale pubblico che venne distrutto in pochi minuti l’estate scorsa.

Come noto sulla vicenda hanno indagato a lungo polizia e magistratura.

L’indagine si è conclusa con una archiviazione sotto il profilo penale in quanto non sono state individuate responsabilità di terzi, nè per dolo nè per colpa. In effetti all’indomani del disastroso rogo era stato iscritto sul registro degli indagati il titolare del bar (Salvatore Faija) che venne prosciolto in pieno da ogni ogni ipotesi. In particolare gli accertamenti tecnici permisero di escludere a priori il lancio all’interno del locale di un ordigno incendiario.

Furono proprio i tecnici consultati dal giudice a rilevare che in caso di lancio di un ordigno le fiamme all’interno del locale si sarebbero propagate e sviluppate in maniera diversa. Le indagini non lasciarono nulla di intentato ma se da un lato hanno potuto escludere responsabilità da parte di terzi, dall’altra non hanno portato ad una indicazione certa di come le fiamme si svilupparono. Come detto venne battuta qualsiasi pista per cercare di stabilire cosa fosse avvenuto. Proprio per questo motivo per alcuni mesi non fu possibile toccare nulla all’interno del bar distrutto.

Anche le analisi scientifiche di laboratorio non seppero fornire indicazioni certe sulle cause delle fiamme ma riuscirono però ad escludere categoricamente che fossero state utilizzate sostanze o inneschi per provocare il disastro. Appurato questo, l’assicurazione ha provveduto alla liquidazione del danno e hanno potuto iniziare i lavori che hanno già portato alla completa pulizia della faccia esterna del palazzo ed al ripristino dei danni dei negozi vicini. Ora serviranno un paio di mesi per il completo recupero anche dei vani interni del bar.(ma.be.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

le foto

Tende per Gaza a Bolzano: "Fermiamo il genocidio"

Tende per Gaza anche a Bolzano, in piazza Adriano, sull'onda della mobilitazione in atto in diverse città e università in Italia e all'estero. "Free Palestine", "Fermiamo il genocidio a Gaza", "Stop al massacro del popolo palestinese" si legge sugli striscioni. LE FOTO (DLife) 

Trentino

Accoltellato al supermercato: arrestato l'aggressore

È successo nel pomeriggio di oggi in un negozio di Civezzano, vicino a Trento: il 50enne portato in ospedale. L'autore è stato bloccato dal personale e successivamente fermato dai carabinieri: non si conosce il movente

Attualità