Il parco diventa biblioteca Libri in prestito e scambio

Il Comune mette scaffali e volumi nelle aree verdi di Terme, Seisenegg e stazione Dalla primavera si potranno leggere e portare a casa quei testi o lasciare i propri


di Simone Facchini


MERANO. La prossima primavera approderà a Merano il bookcrossing: una “corsia preferenziale” per la circolazione gratuita di libri in tre luoghi estranei ai recinti canonici. Ovvero tre parchi cittadini: delle Terme, del Seisenegg e della stazione. Un progetto dall’avvio “istituzionalizzato”, in quanto iniziativa dell’amministrazione comunale – che ha impegnato 15 mila euro – e attuato attraverso la collaborazione fra Giardinerie municipali e Biblioteca civica; istituzionalizzato sì, ma non troppo, perché mettere le briglie a questo fenomeno sarebbe un po’ come catturare l’acqua con un retino. Mentre l’acqua, in questo caso i libri, nell’ottica del bookcrossing scorrono, circolano, viaggiano.

L’iniziativa del Comune è dunque più che altro un trampolino per un costume, sempre più diffuso, di cui la libertà e l’autonomia sono tratti fondamentali. Nel concreto, all’interno dei tre detti parchi verranno collocati degli scaffali riempiti di libri. Libri che la Biblioteca civica non riesce ad ospitare, frutto di donazioni, oppure giunti a fine corsa (ma così non è mai per un libro) per far spazio a nuove pubblicazioni, ricordando - se ce ne fosse ancora bisogno - che la struttura di via delle Corse da tempo soffre di claustrofobia e agognerebbe nuovi spazi. Ma è un altro discorso.

Questo patrimonio di pagine messe a disposizione dalla Biblioteca rappresenta un inizio, poi secondo gli auspici il progetto dovrà andare avanti da sé, e saranno gli stessi fruitori a oliare il meccanismo. Siano essi meranesi o siano essi turisti, perché è questo lo spirito del bookcrossing, è come un libro con la valigia, sempre pronto a cambiare destinazione. È bene sottolineare che il progetto non rientrerà nel circuito bookcrossing.com, cogliendone tuttavia lo spirito. Sarà possibile leggere sul posto, ma anche portarsi a casa il tomo. Ma sarà anche possibile depositare sugli scaffali testi che si desidera mettere a disposizione degli altri, nel paradigma della reciprocità.

Se il progetto faticasse a decollare, la Biblioteca accorrerebbe in soccorso alimentando le mensole con nuova linfa letteraria. Biblioteca che comunque svolgerà anche un servizio di sorveglianza: nel rispetto della libertà di circolazione delle idee e delle opere, veglierà affinché non vengano lasciati testi troppo politicizzati o tali da scavalcare altri limiti o risultare offensivi. Sia chiaro, "non una censura - sottolineano i responsabili - solo un controllo affinché non si degradi in eccessi". Gli scaffali, che conterranno una cinquantina di libri, sono stati ideati da una giovane designer meranese, Alberta Schiefer. La loro comparsa, fra qualche mese, rientrerà nel progetto della “primavera meranese”, collection di iniziative in via di definizione.

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