BOLZANO

Il questore Carluccio: "Difficile fermare i ladri a Bolzano"

Analisi del vertice della polizia sull'ondata di microcriminalità: "Molto spesso si tratta di episodi estemporanei e la possibilità che siano presto liberi o ai domiciliari dipende dalle leggi"


di Alan Conti


BOLZANO. “Ci vorrebbe una modifica dell'impianto normativo per quanto riguarda i responsabili dei furti che prendiamo”. Il questore di Bolzano Lucio Carluccio ha voluto accompagnare l'ultimo arresto dei suoi uomini con una riflessione sul difficile momento che il territorio sta vivendo al capitolo furti. In abitazione o con destrezza.

Un'ondata che ha scosso diversi centri e che Carluccio ha voluto prendere di petto. “E' molto difficile identificare il responsabile di un furto – premette – ed è sbagliato pensare che per dieci episodi esistano dieci ladri. Anzi, è vero il contrario: moltissimi malviventi di questo tipo sono seriali e autori di diversi colpi. Un dato statisticamente provato. Il caso di Andrzej Jaroslaw Janicki, arrestato oggi, in questo senso è lampante”. Non tutti i furti, in ogni caso, sono uguali. “C'è differenza tra un colpo architettato con cura e il furto estemporaneo di una borsetta da un cestino della bicicletta o con una piccola spaccata in negozio. Nel primo caso l'organizzazione del tutto lascia delle tracce che aiutano, ma nel secondo dovremmo trovarci dietro l'angolo per individuare subito il colpevole. In questo senso ci troviamo di fronte a episodi estemporanei che rendono il tutto meno lineare. Chiediamoci, poi, cosa viene effettivamente portato via perché il più delle volte si tratta di tentativi più o meno riusciti”. Il che non cancella lo shock psicologico. “Assolutamente. Questo è un aspetto grave che non vogliamo minimizzare. Sappiamo che c'è questo incremento e lo rileviamo anche noi dai dati”. Bruciano, intanto, alcuni rilievi mossi da cittadini delusi nel vedere ladri o criminali ai domiciliari (o in libertà) pochissime ore dopo i reati. Il caso di Adama Bambore e la tabaccaia di viale Stazione (sentita ieri con la mamma dagli inquirenti) è stato eclatante. “Nelo momento in cui noi prendiamo un ladro la palla passa alle leggi vigenti. A secondo della responsabilità si può procedere all'arresto in flagranza di reato o alla denuncia. Non si rimane in carcere per reati che prevedono pene sotto una certa soglia di anni. So che Roma sta lavorando per modificare alcune cose, ma per ora dobbiamo attenerci a questo”.













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