Il questore espelle quattro spacciatori 

Sono tutti nordafricani. Vendevano droga in zona Stazione. Scortati dagli agenti al Centro per il rimpatrio di Torino


di Paolo Tagliente


BOLZANO. L’ultima operazione simile risale ad inizio del mese e aveva portato all’espulsione di tre persone, portando a sedici il numero di stranieri irregolari o considerati pericolosi accompagnati ai centri di rimpatrio. Ma il personale della Questura non si ferma e, nelle giornate di martedì e mercoledì, sempre sul fronte dell’impegno per aumentare il livello di percezione di sicurezza nei bolzanini, ha portato a termine un’operazione che condotto all’espulsione di altri quattro stranieri e all’arresto di un pregiudicato.

Il lavoro di controllo degli agenti della Squadra volanti è iniziato martedì mattina, con l’identificazione di parecchi tra gli stranieri che solitamente bazzicano nelle zone più calde della città, dove si concentra anche l’attività di spaccio. E per due di loro, terminati gli accertamenti, è stata disposta, su ordine del Questore di Bolzano Giuseppe Racca, l’espulsione immediata e il loro trasferimento al Centro per il Rimpatrio di Torino. Si tratta di due tunisini, ventenni e irregolari in Italia, arrivati da poco a Bolzano. Il primo, nel cui curriculum ci sono precedenti penali e di polizia per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e anche un ordine di lasciare il territorio dello Stato, firmato dal questore di Modena il 18 maggio scorso, se n’era infischiato dell’ordine. E non aveva nemmeno preso in considerazione di andarsene nemmeno l’altro ragazzo, che avrebbe dovuto lasciare l’Italia il 12 ottobre dell’anno scorso, giorno in cui il questore di Agrigento aveva firmato, nei suoi confronti, l’ordine di abbandonare il territorio dello Stato.

Le altre due espulsioni sono state eseguite il giorno successivo, mercoledì 25, nei confronti di un algerino di 43 anni e di un tunisino di 25. Prima di essere espulso, però, il primo, che ha numerosi precedenti penali e di polizia per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, false dichiarazioni sulla propria identità, porto abusivo di armi e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, dovrà scontare nel carcere di Bolzano una pena di un anno. Il venticinquenne, invece, ancora in Italia nonostante fosse destinatario di un ordine del questore di Trapani di lasciare il territorio nazionale, datato 29 ottobre 2016, risulato privo di precedenti. In apparenza, insomma, non ci sarebbe stato motivo di prendere nei suoi confronti. Se non fosse che da quando è nel nostro Paese non ha mai lavorato e non è riuscito a dare spiegazioni sull’origine del denaro necessario al suo sostentamento. Tutti quattro sono stati accompagnati al Cpr di Torino.

Anche l’arresto è stato eseguito mercoledì: in manette un ventitreenne afgano, su esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla procura di Bolzano. Controllato e identificato dagli agenti in piazza Verdi, era stato trovato in possesso di 6 grammi di marijuana. Più approfondite verifiche hanno permesso di scoprire che era destinatario di un ordine di cattura: deve scontare 8 mesi e giorni 27 di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ora è in carcere a Bolzano.

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