MERANO. Sarà anche perché manca la neve sui monti, ma il Mercatino di Natale continua a registrare presenze da record. I visitatori, soprattutto italiani, sono numerosi. Non si è più registrato il boom del week-end di Sant'Ambrogio, ma le presenze sono sempre molto elevate, anche nei giorni infrasettimanale.

Segno che il Mercatino - e le varie manifestazioni di contorno che si susseguono fino al 6 gennaio - resta ad alto gradimento. Come la ricettività della città. La conferma viene dalla direttrice dell'Azienda di soggiorno, che ha organizzato, anche quest'anno il Mercatino di Natale. «Siamo soddisfatti - dice Daniela Zadra - per l'affluenza che la manifestazione natalizia sta registrando. Gli affari vanno bene: c'è stato un consistente recupero nelle feste natalizie rispetto agli anni passati. Gli espositori hanno espresso soddisfazione. Ma siamo contenti anche come organizzatori, visto che la città ha saputo rispondere con attenzione al Mercatino, ha saputo adeguarsi alle richieste degli ospiti la cui permanenza si è allungata di qualche giorno negli alberghi. Certo: le condizioni meteo ci hanno dato una mano, ma non possiamo negare che il Mercatino sia stato ancora una volta di grande successo. Ha finito per coinvolgere tutta la città grazie anche ad alcune manifestazioni che abbiamo organizzato con artisti di fama nazionale. È stata un'offerta in più che è stata gradita in particolare dai molti italiani giunti in città».

L'alto gradimento del Mercatino di Natale - tanta gente anche il primo giorno dell'anno e pure ieri - ha portato anche ad un incremento degli ospiti al centro termale, che ha concluso il 2015 con punte di alta affluenza e con le code davanti alla cassa per acquistare il ticket di ingresso. «È la conferma di quanto ho già detto - dichiara Daniela Zadra - e cioè che la città ha saputo offrire un insieme di proposte allettanti a tutti i suoi ospiti. È il risultato più significativo che è stato raggiunto». Un'altra conferma del maggiore coinvolgimento di tutta Merano attorno al Mercatino di Natale viene dai negozi che, rimasti aperti (in larga maggioranza) anche nei week-end e nei giorni di festa, hanno registrato una discreta mole di affari. Sono soprattutto quelli dove si vendono le specialità tipiche (salumi e dolci oltre che oggetti di Natale) che sostengono di aver lavorato bene. Ma questo particolare dovrebbe far riflettere gli espositori del Mercatino, che potrebbero o rivedere i loro prezzi o differenziare i loro oggetti in vendita per evitare i "doppioni" che non sono mai utili.

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