BOLZANO. Nuova battaglia legale innescata dalla Lav (lega anti vivisezione) in difesa degli stambecchi in Alto Adige. Il Tar di Bolzano ha confermato la sospensiva (già accordata in precedenza “inaudita altera parte”) che blocca la validità di un decreto firmato dal presidente Durnwalder con il quale si disponeva l’abbattimento di un certo numero di stambecchi nella zona del Brennero e dell’alta valle Venosta. Lo stambecco è un animale protetto dalla legislazione provinciale e la legge prevede che le deroghe per permetterne la caccia sono possibili con indicazione dei motivi di necessità e con riferimento specifico alla consistenza della specie sul territorio.

Nessuna di queste due condizioni sarebbe stata rispettata dal decreto in questione che dunque, su iniziativa della Lav (con un ricorso d’urgenza affidato all’avvocato Mauro De Pascalis) è stato impugnato in sede amministrativa. I giudici hanno ritenuto fondata la richiesta di sospensiva,visto che se non fosse stata accolta si sarebbe poi rivelata inutile l’udienza di merito nella primavera prossima.

E’ il terzo anno consecutivo che la questione viene portata all’attenzione dei giudici amministrativi. Ogni anno dal 2010 ad oggi la Provincia tenta di disporre l’abbattimento di un certo numero di stambecchi il cui numero complessivo sul territorio sarebbe in forte diminuzione tanto da creare allarme anche nel vicino Trentino ove proprio i cacciatori ritengono che gli eccessivi abbattimenti permessi in Alto Adige abbiano ripercussioni anche in provincia di Trento. Il decreto firmato dal presidente Durnwalder, valido sino al prossimo 10 dicembre, è stato dunque sospeso.

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