In città la sede di Energy, poi la nuova casa Alperia

La holding dell’energia trasferisce il settore vendita e pianifica la futura palazzina Approvato l’ordine del giorno per garantire a Merano i posti di lavoro concordati


di Giuseppe Rossi


MERANO. L'accordo stipulato tra Alperia e l'amministrazione comunale di Merano per garantire in riva al Passirio il mantenimento di una delle sedi legali delle società che fanno parte della holding dell'energia altoatesina e l'attuale livello occupazionale ottiene il via libera anche dal consiglio comunale. L'altra sera ventisette consiglieri comunali hanno detto sì alla proposta presentata la settimana scorsa, mentre due consiglieri si sono astenuti.

L'accordo prevede il trasferimento a Merano della sede legale di Alperia Energy, l'azienda del gruppo che si occupa di vendita di corrente elettrica e gas. Edyna, l'azienda che invece si occupa della gestione reti, terrà a Merano solo una delle proprie sedi operative con gli 80 dipendenti oggi occupati tra tecnici e operai. Alperia Energy è previsto che porti con sé in riva al Passirio l'intero gruppo direzionale e il personale, all'incirca 110 dipendenti, 19 dei quali lavorano già in via Laurin. Altre due società satelliti di Alperia, Fiber e Innovation center, garantiranno altri 15-30 posti di lavoro in riva al Passirio.

Nell'accordo con il Comune di Merano, Alperia si è impegnata a lasciare in città anche i 20 dipendenti che lavorano nei settori Ecoplus, Greenpower, commerciali e corporate. Per arrivare a questo risultato, però, bisognerà pazientare fino al 2021, quando sarà in funzione la nuova sede che Alperia vuole costruire a Merano, sfruttando i 9.400 metri quadrati di terreno della ex segheria Haller, acquistati a suo tempo da Azienda energetica e rimasti per tanto tempo un investimento latente. Nella nuova palazzina potranno trovare lavoro fino a 250 dipendenti. Alperia conta di investire per tutta l'operazione, costruzione della nuova sede e trasloco dei dipendenti, all'incirca 20 milioni di euro, ma 17,7 rientreranno con la dismissione dell'attuale sede di via Laurin e del deposito di via Postgranz.

Che però non tutto sia chiarissimo nei minimi dettagli, come la settimana scorsa si era voluto far credere, lo dimostra il fatto che i partiti di maggioranza l'altra sera in consiglio comunale, assieme al voto sull'accordo hanno anche presentato e fatto approvare un ordine del giorno, che fissa alcuni paletti per dirigenti e membri del consiglio di sorveglianza di Alperia. Il documento impegna i dirigenti e i membri del consiglio di sorveglianza di Alperia a insediare a Merano Alperia Fiber e Alperia Innovazione il prima possibile, a garantire comunque, con soluzioni alternative e mantenendo qualifiche simili, il numero di posti di lavoro concordato, anche nel caso che per imprevisti non possano essere avviate a Merano le attività programmate o nel caso che le stesse debbano essere in futuro sospese. Nell'ordine del giorno anche un impegno a prevedere, nella nuova sede di Alperia a Merano, una ripartizione che si dedichi a ricerche di elevata qualità e a impegnare nel piano industriale i necessari fondi, fondi che dovranno essere adeguatamente correlati al fatturato di Alperia.

Limiti velocità. Il consiglio comunale l'altra sera ha anche approvato una mozione presentata dal consigliere comunale Kurt Duschek e modificata dalle consigliere Francesca Schir e Adriana Valle sulla segnaletica orizzontale che limita la velocità lungo le strade cittadine a 30 chilometri orari. L'ufficio mobilità è stato incaricato di verificare in quali altre strade possa essere introdotta e posizionata la segnaletica orizzontale che indica i 30 all'ora e di ridipingere la segnaletica cancellata nel corso dei mesi dal passaggio del traffico veicolare.













Altre notizie

Attualità