Inchiesta svizzera, «Report» cita Moroder
Indagini su una presunta truffa ordita da una finanziaria. La Procura precisa: il re della disco non è indagato
BOLZANO. «Per mettere in crisi una delle più solide e antiche banche d’Europa possono bastare pochi ingredienti: una fiduciaria che porta lo stesso nome, un manager italo-francese dotato di grande inventiva e non altrettanti scrupoli, una costellazione di società off-shore create a tavolino». Questa - sul sito del programma di Rai3 Report - la presentazione di un servizio andato in onda ieri sera su una presunta truffa finanziaria e sui cui stanno indagando la procura di Ginevra e quattro procure italiane, compresa quella di Bolzano. Secondo quanto emerso nel programma, «nel 2015 la Finma, (ente di vigilanza sui mercati in Svizzera) avrebbe dichiarato il fallimento d’ufficio di Banca Hottinger, fondata nel 1786. A mettere la banca in ginocchio - proseguono gli autori di Report - sarebbe stato il peso crescente di contenziosi con la clientela. All’origine ci sarebbero state operazioni della società fiduciaria Hottinger & Partners, all’interno della quale un giovane manager sarebbe accusato di aver fatto sparire decine di milioni di euro sottraendoli dai conti di ignari correntisti. Come un Robin Hood rivisitato avrebbe rubava ai ricchi per dare ad altri ricchi cioè se stesso, i suoi parenti e i suoi amici. Ben cinque procure di quattro diversi paesi (Ginevra, Parigi, Lussemburgo, Reggio Emilia e Bolzano) stanno tentando di ricostruire il flusso di denaro che, in parte finisce in Italia, sui conti di alcuni imprenditori (tra i quali evasori fiscali rei confessi) e anche sul conto di un famoso compositore».
Il “famoso compositore” è il re della disco music, Giorgio Moroder, altoatesino della Val Gardena che però - è bene sottolinearlo - non è indagato. L’avvocato di fiducia di Moroder ha chiesto informazioni in tal senso in Procura a Bolzano e ha ottenuto conferma che Moroder non è iscritto sul registro degli indagati.
Secondo quanto ricostruito dalla stampa svizzera, il noto compositore altoatesino sarebbe stato sentito come testimone dalla Procura di Ginevra. Su tre conti di Moroder in Italia, Svizzera e Usa, sarebbero state versate somme considerevoli. Moroder avrebbe spiegato ai magistrati svizzeri di aver pensato che si trattasse di pagamenti derivati da redditi da capitale, avendo lui affidato al finanziere coinvolto ingenti somme da investire.
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