La scuola 

Insegnanti precari, si cerca una soluzione

Bolzano. Forse c’è uno spiraglio per gli insegnanti precari dell’Alto Adige, «imprigionati» da cinque anni nelle graduatorie ad esaurimento provinciali, senza possibilità di inserimento nelle...



Bolzano. Forse c’è uno spiraglio per gli insegnanti precari dell’Alto Adige, «imprigionati» da cinque anni nelle graduatorie ad esaurimento provinciali, senza possibilità di inserimento nelle graduatorie delle altre regioni. L’assessore alla Scuola Giuliano Vettorato ha scritto al ministero dell’Istruzione. L’obiettivo, informa, «è consentire il passaggio dei precari altoatesini nelle graduatorie nazionali». Vettorato risponde così alla polemica di Enrico Palazzi (portavoce del comitato dei precari) che lo accusava di non avere ricevuto una loro delegazione. «La situazione dei precari si trascina da molto tempo. Sono stato accusato di non averli ricevuti, ma mi sono attivato. Il 2 aprile ho inviato una lettera al ministero», riferisce Vettorato (intervistato dalla Rai), «So che i precari si sono rivolti al Consiglio di Stato, quindi dovremo aspettare anche il pronunciamento della giustizia amministrativa». A fine marzo il comitato aveva protestato: «L'assessore, in una nota, ha annunciato di non avere interesse, allo stato della situazione, nemmeno semplicemente ad incontrare i docenti precari, atto che sarebbe stato accolto come di particolare attenzione e gradito». Poi la doccia gelata dei giorni scorsi. Le domande delle graduatorie nazionali ad esaurimento sono state riaperte fino al 16 maggio, ma ancora una volta i precari altoatesini ne sono rimasti esclusi. Tutto è iniziato nel 2014, quando la Provincia ha creato le proprie graduatorie ad esaurimento, staccando i precari dal flusso di trasferimenti tra le regioni.

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