«Io amo i miei 68 gatti e voglio che tornino a casa» 

La donna contesta le accuse. Ha affidato all’avvocato Nettis la controffensiva giudiziaria  Pronta una istanza di dissequestro con ampia facoltà di prova. Molti mici salvati appena nati


Mario Bertoldi


Bolzano. L’appassionata di gatti del Burgraviato, colpita dal provvedimento di sequestro di 68 mici che aveva in due appartamenti, non ci sta. In primo luogo non accetta di essere indicata dal provvedimento giudiziario come responsabile di presunti maltrattamenti inferti ai suo amici a quattro zampe. In secondo luogo ritiene il provvedimento adottato nei suoi confronti palesemente ingiustificato e, di conseguenza, ha deciso di dare battaglia sotto il profilo legale. La vicenda - è opportuno sottolinearlo - non ha coinvolto una donna di oltre sessant’anni in condizioni psichiche instabili. Tutt’altro. La signora che aveva messo a disposizione due appartamenti per i suoi amati gatti è perfettamente in forma e lucida, gestisce sempre nel Burgraviato un residence con un buon giro d’affari. Per dare battaglia sotto il profilo legale ha scelto l’avvocato Nicola Nettis, uno dei legali altoatesini più noti e preparati ed ora intende andare sino in fondo rivendicando il diritto ad ottenere il dissequestro di tutti gli animali. Nel frattempo i 66 gatti sequestrati dalla magistratura sono stati affidati alla Sill, i cui veterinari stanno verificando le condizioni di tutti i mici. «Nessuno di loro è mai stato maltrattato e lasciato in condizioni tali per cui dovesse vivere in sofferenza. - puntualizza l’avvocato Nettis - Proprio per questo la signora ritiene il provvedimento assolutamente ingiustificato». Garantire un pasto un paio di volte al giorno a 68 gatti ha anche un certo costo. «Ovvio - dice l’avvocato - ma la signora se lo può permettere e lo fa perchè ama questi animali che fanno parte della sua vita». Sarebbero stati alcuni vicini a provocare l’intervento della magistratura. Sarebbero stati infastiditi dalla situazione venutasi a creare anche se, in realtà, alla signora amante dei gatti del Burgraviato si sono rivolti non pochi cittadini alle prese con problemi di gestione di gatti ormai in età avanzata e acciaccati. «Ho sempre curato tutti - ha raccontato la donna - perchè io amo questi animali». Il procedimento avviato dalla Procura della Repubblica (e affidato al sostituto procuratore Andrea Sacchetti) riguarda la presunta violazione dell’articolo 727 del codice penale che punisce chi detiene animali in «condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze». E’ proprio questo l’aspetto della contestazione giudiziaria che la donna, ora iscritta sul registro degli indagati, non accetta. «Io mi sono sempre preso cura dei miei gatti - ha puntualizzato la donna all’avvocato - perchè amo questi animali». Tra il resto l’indagata ha spesso salvato da morte sicura gattini appena nati che sarebbero stati eliminati dai contadini ed allevatori gettandoli nei fiumi dopo pochi giorni di vita. Nei prossimi giorni verrà dunque depositata istanza di dissequestro.













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