Italiani in giunta comunale A rischio i tre assessorati

Servono almeno 13 consiglieri eletti su un totale di trentasei posti in consiglio L’astensionismo, da tradizione, penalizza meno il gruppo linguistico tedesco


di Giuseppe Rossi


MERANO. La composizione della nuova giunta comunale, che per i prossimi cinque anni amministrerà la città di Merano non ha davvero nulla di scontato. Un terno al lotto sono i nomi degli assessori che la comporranno, i partiti che che fanno parte ma anche la sua composizione linguistica. Non è infatti per nulla scontato che tre dei sei assessori, che affiancheranno il nuovo sindaco, saranno di madrelingua italiana. zano

Con un consiglio comunale a 36 membri, è infatti necessario che vengano eletti almeno tredici consiglieri di madrelingua italiana per poter ambire a tre scranni a fianco del sindaco. E non è detto che sia un traguardo facilmente raggiungibile. Cinque anni fa i consiglieri eletti di madrelingua italiana furono solo 16 su 40 nonostante Merano sia una città ancora molto equilibrata dal punto di vista della lingua parlata (il censimento 2011 dava praticamente un 50-50). Un ruolo decisivo domenica dieci maggio lo avranno partiti come Verdi/Rösch, Lega Nord, Sinistra ecosociale, che ai primi posti in lista hanno anche candidati di madrelingua tedesca. Se gli eletti italiani saranno meno di tredici, la futura giunta comunale sarà composta da sindaco più 4 assessori di lingua tedesca (se vincerà la Svp c’è da giurarci che li rivendicherà tutti per se) e alla componente italiana non resteranno che due posti nella stanza dei bottoni. L’unico candidato sindaco ad aver lanciato un appello e aver suonato la sveglia agli elettori italiani è stata Rita Mattei della Lega, mentre gli altri esponenti in lizza, anche quelli della destra più tradizionalmente italiana, fino a oggi hanno fatto finta di nulla. Vogliamo eletti competenti, la lingua che parlano è uguale, è lo slogan che spesso si sente in questi giorni. Peccato però che lo statuto di autonomia e lo statuto del Comune di Merano di competenza non parlino ma si fermino alla dura legge dei numeri e delle proporzioni. Meno assessori di madrelingua italiana in giunta significa anche meno assunzioni di nuovi dipendenti comunali, significa minor presenza nelle commissioni, quella edilizia compresa, significano meno rappresentanti nelle partecipate e negli enti dove il Comune è presente, significa meno eletti di madrelingua italiana in giunta e nel consiglio del Burgraviato. E la lista potrebbe essere ancora lunga.













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