Kebab, pizza e cocaina  Il locale chiuso per 15 giorni 

ll provvedimento firmato dal questore. Il punto di ristoro che si trova in via Resia era un riferimento per tossicomani Il gestore trovato in possesso di quattro grammi già confezionati per lo smercio al minuto e di una somma di denaro


MARIO BERTOLDI


Bolzano. «Scandinavia pizza e kebab» segnala l’insegna sopra l’ingresso del locale al civico 144 di via Resia. In realtà il punto di ristorazione veloce si era specializzato anche nella vendita di cocaina e gli affari, a quanto pare, andavano molto bene. La sezione narcotici della Squadra Mobile di Bolzano ne ha avuto segnalazione una decina di giorni fa grazie ad alcune ammissioni di giovani consumatori di sostanze stupefacenti. In pochi giorni la polizia ha dapprima verificato la segnalazione, poi ha messo fine al traffico illecito (sequestrando al gestore del negozio droga e denaro frutto dello spaccio), infine ieri è scattata la chiusura forzata del locale per quindici giorni.

Il questore. Il provvedimento di chiusura è stato disposto dal questore di Bolzano Enzo Giuseppe Mangini. Le serrande, dunque, dovranno rimanere abbassate per due settimane sulla base di quelle che sono le disposizioni di legge in materia. All’esito dell’operazione antidroga, il questore ha infatti ritenuto provato che il punto vendita di pizza e kebab, gestito da un cittadino iracheno, fosse diventato un luogo di spaccio, conosciuto dagli abituali consumatori di cocaina di Bolzano e provincia. Il commerciante (che sino a qualche anno fa sarebbe stato arrestato in flagranza di reato) è stato in realtà solo denunciato a piede libero, così come prevedono le nuove disposizioni di legge.

Il processo. L’uomo attenderà il procedimento penale a suo carico in stato di libertà. Nel negozio e nella sua abitazione i poliziotti hanno recuperato droga e denaro. Nel locale gli uomini della sezione narcotici hanno recuperato tre involucri già confezionati per la vendita, contenenti complessivamente 3,45 grammi di cocaina. Altra droga è stata recuperata anche nell’abitazione personale del gestore iracheno. In un ulteriore involucro è stata recuperata un’altra dose di cocaina, anche in questo caso pronta allo smercio. Assieme alla droga è stata recuperata anche una discreta somma di denaro (poco meno di 4 mila euro) che gli inquirenti ritengono sia provento dell’attività di spaccio. Le indagini della Squadra Mobile hanno anche permesso di accertare altri acquisti di sostanze stupefacenti nelle settimane precedenti il blitz. In effetti - come segnalato nel provvedimento di chiusura forzata - il negozio era diventato un punto di riferimento per i consumatori di cocaina. Al momento del blitz della polizia il gestore iracheno è stato trovato in possesso di un telefono cellulare che apparteneva ad un tossicomane non in grado di pagare la fornitura di qualche dose in denaro.













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