L’acqua termale della fonte di Postal profuma di business

Gli albergatori hanno fiutato l’affare: sono pronti a investire. L’idea piace al sindaco di Lana: «Possiamo contribuire»


di Ezio Danieli


POSTAL. L'affare dell'acqua calda a Postal si sta allargando. Comprensibilmente.

Soprattutto dopo i dati positivi emersi dal primo sopralluogo effettuato dalla commissione insediata dal ministero alla salute - il secondo è previsto alla metà del prossimo febbraio - dati che hanno confermato come le caratteristiche dell'acqua sono assolutamente termali, quindi si prestano ad essere "sfruttate" anche per finalità curative. Alla fine di luglio è da mettere in preventivo che il ministero alla salute dià l'ufficialità alla "termalità" dell'acqua che è stata trovata nella falda sotto il terreno di proprietà di Roland Leimer a fianco della statale dello Stelvio proprio all'inizio del paese. A quel punto che accadrà?

L'amministrazione comunale di Postal è stata finora cauta. Ma ora, con i primi risultati positivi emersi dal sopralluogo, inizia a guardare con grande interesse al possibile sfruttamento.

Chi già s'è mosso è l'Hgv, l'unione provinciale degli albergatori. Dice Hansjoerg Ganthaler, Obmann dell'Hgv proprio a Postal: «Stiamo seguendo con grande attenzione lo sviluppo della vicenda. Se, nell'estate prossima, il ministero dovesse confermare che l'acqua ha le caratteristiche termali noi siamo pronti a sostenere la causa». In che senso? «Intanto pensiamo alla possibilità che possa essere sfruttata dal centro termale di Merano dove attualmente si servono dell'acqua che prelevano a Monte San Vigilio. Poi dovremmo anche pensare in termini più locali: per Postal si profila una grande occasione che certo il paese non si farà scappare. Proprio per questo ci siamo già mossi in prospettive. Come albergatori siamo pronti ad investire perché con l'acqua termale il nostro paese potrà avere un grande rilancio turistico».

Pensate alla realizzazione di un centro termale proprio a Postal? «Non credo sia possibile; è troppo poca la distanza da Merano. Ma una collaborazione con le Terme meranesi è doverosa oltre che auspicabile. Molto dipenderà anche dalle scelte che verranno fatte dalla Provincia. Quando c'è di mezzo la politica, tutto rischia di ritardare. Ma noi siamo pronti perché l'opportunità di avere l'acqua calda è un'occasione che non dobbiamo farci sfuggire».

Anche il sindaco di Lana, Harald Stauder, guarda in avanti: «Aspettiamo indicazioni dalla giunta di Postal - dice il primo cittadino - ma tutto il settore turistico di Lana può avere soltanto vantaggi. Grazie all'acqua calda, soprattutto se verrà giudicata termale, possiamo tutti assieme impostare una nuova promozione turistica per valorizzare le cure termali che, da quanto ne so, costituiscono, un vero e proprio trend del settore turistico».

Mette le mani avanti il proprietario del terreno. Secondo Roland Leimer è ancora presto per fare progetti. Ma i dati riscontrati dalla commissione ministeriali sono gli stessi verificati da un istituto privato. L'acqua non solo è calda ma ha tutte le caratteristiche per essere considerata termale. In più è completamente priva di quei veleni naturali che solitamente vengono trovati quando le analisi sono molto curate.

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