L’autostrada in galleria costa 570 milioni 

Ecco le conclusioni dello studio: risparmio di 100 milioni rispetto alla soluzione Ss12 in tunnel. Raddoppio di via Einstein


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Lo studio deve restare secretato, almeno per un po’ e almeno per i suoi particolari, ma le conclusioni dicono questo: 1) se Comune e Provincia sceglieranno la soluzione A22 in galleria risparmieranno 100 milioni rispetto alla soluzione Ss12 in tunnel; 2) il costo complessivo è previsto in quasi 600 milioni (570 per la precisione); 3) al tunnel vanno aggiunti il raddoppio di via Einstein e il maxi svincolo di ponte Campiglio; 4) lo studio definisce "asse mediano" la tangenziale che salirà sul viadotto al posto della vecchia A22; 5) conclusione lavori prevista per il 2034.

Lo studio elaborato da tecnici incaricati dalle istituzioni interessate, compresa l’A22, nei mesi scorsi, appena emersa la possibilità di decidere sul progetto alternativo a quello già in campo, sarà ora quindi la base per le decisioni politiche definitive. Sono dati attesi da Kompatscher e Caramaschi che hanno molto investito sulla soluzione complessiva dei problemi di traffico del capoluogo attraverso la soluzione più drastica e, apparentemente, più costosa. Le conclusioni dell’indagine tecnico-viabilistica è anche stata visionata da alcuni urbanisti e architetti bolzanini per delle verifiche sul campo. È uno studio preliminare, ma le conclusioni a cui giunge fanno presagire che la scelta dell’A22 in galleria possa trovare ora un supporto ingegneristico con una evidente solidità d’insieme. Perchè i tecnici affermano che scegliendo di mettere in tunnel l’autostrada invece che la statale il risparmio sarebbe di queste dimensioni? La ragione sta nel finanziamento A22 dopo la concessione. Lavorando sulla Ss12 invece che sull’autostrada il costo sarebbe sì inferiore (di almeno 150 milioni) ma anche totalmente a carico dell’ente pubblico, Provincia o Comune che sia. Invece il sistema di finanziamento autostradale garantirebbe un investimento maggiore, in termini assoluti, ma minore di 100 milioni in termini concreti per l’erario provinciale. La battaglia che ha contrapposto, finora, parte del Pd al sindaco e alla Svp sul tipo di strada da far entrare in tunnel, si sposterebbe così sulle scelte strategiche: cosa fare dei 100 milioni risparmiati, tutti per Bolzano e i suoi bisogni o no? Scendendo nei particolari lo studio prevede tre soluzioni sulla carta. A) l’A22 con ingresso in galleria all’altezza dell’aeroporto, uscita a nord dell’attuale casello di Bolzano nord, statale-tangenziale da far salire in viadotto, svincolo a ponte Campiglio per far entrare il traffico in città, previsto aggancio con il tunnel per Monte Tondo, previsto raddoppio di via Einstein per agevolare il traffico in arrivo da Laives; B) stesse soluzioni "accessorie" per la soluzione A ma con l’entrata in galleria prevista invece all’altezza di Pineta di Laives; C) Ss12 in galleria, A22 sul vecchio tracciato, svincolo a Campiglio, raddoppio di via Einstein, aggancio con la prosecuzione dell’"antico" terzo lotto della tangenziale verso Monte Tondo.

La questione più approfondita dallo studio, ancora secretata nelle sue soluzioni tecniche specifiche, è comunque tutta dentro quella che viene definita "la mediana", ossia lo spostamento dell’attuale passante interno della statale non più sull’attuale percorso terra-terra ma in alto, sul viadotto A22. È definita "mediana" perchè taglierebbe la città consentendone l’attraversamento ma anche la possibilità di svincoli: il principale è previsto a Ponte Campiglio dove, senza più l’autostrada di mezzo (perché in galleria), le auto scenderebbero con una breve "u" sospesa verso il piano -città e si immetterebbero in una grande rotonda tutta da costruire usufruendo delle due sponde del fiume. Sempre in questo punto viene previsto lo svincolo che consentirebbe di scegliere se voltare a sinistra verso i Piani e il centro o a destra verso l’altro anello, quello di Monte Tondo per aggirare il centro e arrivare verso Gries.

Naturalmente le conclusioni dello studio si basano tutte su un elemento: la concessione governativa. Fatta la ricerca tecnica e anche i conti conseguenti, ora ci sono le elezioni. Tempo qualche mese e l’A22 saprà il suo destino. E pure tutti noi.















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