MONTAGNA

L’Avs in assemblea “Difendere i rifugi”

LANA. L’Alpenverein alza gli scudi e si mette a difesa dei rifugi di montagna e dell’accessibilità dei sentieri. Nella tradizionale assemblea tenuta ieri mattina a Lana con i rappresentanti delle 34...



LANA. L’Alpenverein alza gli scudi e si mette a difesa dei rifugi di montagna e dell’accessibilità dei sentieri. Nella tradizionale assemblea tenuta ieri mattina a Lana con i rappresentanti delle 34 sezioni, dislocate in 58 differenti punti sul territorio, sono stati questi i temi caldi per l’anno passato e quello che arriverà. Una montagna che è bella sempre, anche senza le ciaspole invernali, ma che deve essere tutelata da chi la sa gestire. Non a caso la richiesta spedita alle amministrazioni competenti è chiara. «I rifugi - si legge nel resconto - devono essere gestiti dalle associazioni che da sempre li sanno seguire interpretandone i particolari bisogni e necessità. Non a caso l’Alpenverein se ne occupa da 15 anni ininterrottamente». Chiaro il messaggio. Così come la richiesta di dare un’accellerata sulla digitalizzazione dei sentieri. «Nel 2007 si era partiti con un progetto che doveva essere rivoluzionario e completo. Oggi, però, assistiamo a un silenzio assordante». Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha lasciato un messaggio di saluto con particolare attenzione alla toponomastica: tasto delicato per l’Avs. «Non ci saranno sorprese e si seguirà coerentemente quanto pattuito nell’accordo stretto tra Luis Durnwlader e Graziano Del Rio». Dal punto di vista dei numeri, infine, l’Alpenverein continua confermarsi una realtà solida e radicata sul territorio. Sono ben 62.640, infatti, i soci che hanno deciso di fare la tessera per questa annualità con il preciso intento di difendere sempre la natura e il paesaggio montano. A costo di alzare tutti gli scudi possibili. (a.c.)

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