L’inverno non arriva 10 gradi in più rispetto alla media 

Ancora peggio in alta quota: zero termico a 3.500 metri La tempesta di 15 giorni fa: mai così tanto vento e pioggia


di Davide Pasquali


BOLZANO. Ieri mattina, 12 novembre, in un anno normale a Bolzano città si sarebbe dovuta registrare una temperatura minima di un grado. Ieri mattina, invece, 12 novembre 2018, se ne sono registrati addirittura undici. Fanno dieci gradi più della media. È l’estate autunnale. Che sta colpendo ancora di più l’alta quota, con un drammatico zero termico addirittura a 3.500 metri, manco fosse il mese di settembre. E non è mica finita qui: in soli tre giorni, a inizio mese, è caduta così tanta pioggia come non era mai avvenuto da un secolo a questa parte. Lo spiegano i previsori dell’ufficio idrografico provinciale dell’Alto Adige. Che annunciano: caldo e niente precipitazioni per tutta questa settimana, si rientrerà a regime soltanto la prossima, con temperature diciamo più consone al mese di novembre. E la neve? Chissà. E altre future tempeste? Chissà. L’unico dato certo è che la temperatura media aumenterà, in atmosfera ci sarà più energia e allora sarà più facile che si verifichino eventi estremi, come quello di quindici giorni fa.

«Temperature eccezionali», sintetizza il meteorologo provinciale Dieter Peterlin. «Sopratutto in montagna e di notte. Negli ultimi giorni era nuvoloso, per quello le temperature non sono scese nemmeno nelle ore notturne». E mattine miti. E pomeriggi ancor più miti. «Per esempio: in media, in questo periodo dell’anno, a Bolzano città si misurano temperature minime di un grado, ora siamo a undici. Sono dieci gradi più del normale». E la massima, ieri, ha superato i 18 gradi. «Nei primi dieci giorni di novembre, in media siamo quattro gradi sopra la media». Il dato più impressionante è lo zero termico a 3.500 metri, come a fine estate. Significa che mai, sotto i 3.500 metri, si va sottozero. Nemmeno di notte.

E passiamo alla pioggia. Sarebbe stato un autunno molto secco, questo: poche piogge in ottobre, poche in novembre. Non fosse stato per quei tre giorni di tempesta a cavallo dei due mesi, che ci hanno riportato nella media. «Abbiamo appena terminato di studiare in maniera approfondita i dati. Le serie storiche ci dicono questo: a Bolzano città, dove disponiamo di dati precisi sulle precipitazioni degli ultimi cento anni, in tre giorni non aveva mai piovuto così tanto». In un secolo, mai così tanta acqua...

E non è finita. Perché, in quei tre giorni, eccezionale è stato anche il vento. «In alta quota succede con una certa frequenza. Sulle cime non è inusuale: gli anemometri registrano velocità del vento anche di duecento chilometri orari». L’eccezionalità di quest’autunno del 2018 ha riguardato le quote medie. «Fra i 1.500 e i 2.000 metri di quota - in molte zone della provincia, come pure nel Bellunese - si sono registrate raffiche anche superiori ai cento chilometri orari».

In tanti si chiedono se si sia trattato della tempesta del secolo o se potrebbe riaccadere. Difficile rispondere, dice Peterlin. «L’unico dato certo riguardo ai cambiamenti climatici è che le temperature medie sono destinate a salire». Esistono stime più o meno pessimistiche, al riguardo. Non si sa di quanto, e non si sa bene la tempistica. Ma aumenteranno. «Per quanto riguarda invece gli altri parametri, come piogge forti e venti eccezionali, non è possibile effettuare delle previsioni». La comunità scientifica internazionale ritiene che aumenteranno di frequenza per un semplice motivo: «Aumentando le temperature, nell’atmosfera aumenteranno le energie in gioco». Ergo, in futuro gli eventi estremi di certo non diminuiranno. Auguri.

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