L'ospedale abbatte le liste d'attesa

Tait: «Visite specialistiche entro 60 giorni». Pitscheider: «Obiettivo centrato in 6 mesi»


Valeria Frangipane


BOLZANO. L'ospedale con la collaborazione dei distretti abbatte le liste d'attesa delle visite specialistiche. Basta code infinite a Dermatologia (più di 200 giorni), Otorinolaringoiatria, Oculistica e Ortopedia. Il problema resta solo a Fisiatria e Reumatologia perchè mancano medici. Basta andare indietro di un anno esatto per rendersi conto di come la situazione fosse imbarazzante. Per una visita dermatologica bisognava aspettare 209 giorni, 160 per la reumatologica, 153 per quella urologica e 147 per l'oculistica. La questione non era piaciuta al presidente Durnwalder prima ed in seconda battuta all'assessore alla sanità Richard Theiner che avevano chiesto, con forza, ai vertici dell'Asl di abbattere le attese infinite ed il risultato, dopo mesi di intenso lavoro, è arrivato. Il direttore del Comprensorio sanitario di Bolzano Umberto Tait ed il coordinatore Walter Pitscheider che hanno affrontato il problema in tandem, spiegano che tra ospedale e distretti sono in grado di dare risposte concrete a tutte le richieste di visite specialistiche entro 60 giorni. Come avete fatto? «Abbiamo migliorato l'organizzazione interna dei reparti, chiesto ai medici ed agli infermieri di metterci a disposizione più ore di attività (oltre al lavoro che già devono fare per contratto) pagate extra ed abbiamo chiesto al personale del Cup un superlavoro per le prenotazioni telefoniche. Oltre a questo, per gli ambiti nei quali non ci era possibile risolvere i problemi delle liste con le risorse interne, abbiamo chiesto ed ottenuto la collaborazione dei privati accreditati con i quali abbiamo stipulato contratti temporanei. I risultati di questo lavoro si vedono perché le attuali attese per ottenere visite ed esami sono migliorate decisamente rispetto a quelle di sei mesi fa». Soddisfatti gli ospedalieri dell'Anaao - guidati da Claudio Volanti e Paolo Bernardi - che si erano mossi più volte per denunciare una situazione pesante: «Fondamentale per arrivare ad una soluzione è stato l'accordo firmato dai sindacati con la mediazione dal capo Dipartimento Florian Zerzer che ha permesso di pagare le ore aggiuntive ai medici».  A partire dal primo aprile poi i cittadini hanno diritto a un rimborso di 50 euro per quelle prestazioni i cui tempi di prenotazione superano i 60 giorni: da pochi giorni basta rivolgersi ai privati e presentare la fattura ed è fatta. Prima però si deve chiedere ai pazienti uno sforzo: se a Bolzano non c'è posto, la visita si farà a Bressanone o Merano. Come la mettiamo con questi rimborsi? Ce ne saranno? «Per quanto ci riguarda l'Azienda non dovrà versare nulla a nessuno perchè restiamo nei tempi».  Come mai restano problemi sia per le visite fisiatriche che per quelle reumatologiche? «Perchè si tratta di due ambiti nei quali le richieste sono sempre molto consistenti ed il numero di professionisti a disposizione è insufficiente. La soluzione non è semplice per il fatto che non ci sono ulteriori specialisti né in ospedale né fuori. Contiamo comunque di affrontare anche questo difficile problema, anche se non intravediamo una soluzione semplice a breve termine».  Tait e Pitscheider ringraziano tutti quelli che hanno fortemente collaborato per raggiungere questo risultato. «Va sottolineato che non va allentata la attenzione sia sul fronte della appropriatezza della domanda che su quello della tempestività e qualità della offerta di prestazioni. Il problema va monitorato continuamente per evitare di ricadere in situazioni difficili».

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